di Anna Maria Noia
Si è tenuto ieri il convegno ospitato a Palazzo di Città di Mercato S. Severino, un dibattito sul tema: “Prospetto di restauro e riqualificazione paesaggistica del Parco del Castello di Mercato S. Severino”; il tutto innestato nell’ambito della kermesse di matrice storico-culturale “Notti al castello…e non solo”, una serie di happening in atto dal 9 al 13 giugno con mostre, percorsi espositivi e visite ai principali siti della cittadina, alla riscoperta del territorio.
Inserito nel cartellone/contenitore di “Notti al castello” è previsto anche l’appuntamento con la gastronomia, un vero e proprio itinerario al gusto, che riassume in sé tutte le sagre organizzate a S. Severino in questa prima temperie estiva.
Il convegno del 10 giugno – come del resto il programma dell’intera manifestazione - è stata una riflessione attuata su questo bene che tanto lustro e vanto dona all’intera cittadina…
Presenti al dibattito alcune personalità in campo ambientale, architettonico e storico del comprensorio. Tra queste sono intervenuti: Eduardo Caliano, in rappresentanza del sindaco Giovanni Romano; l’architetto Carmine Petraccaro, progettista per quanto riguarda la torre e la cinta angioina; Alessandro Scovotto, progettista ai sentieri e alla riqualificazione paesaggistica; il responsabile del Lea (Laboratorio di Educazione Ambientale) nonché direttore del Museo Regionale del Castello, fresco di nomina e di decreto. Rescigno è progettista per ciò che concerne la segnalazione storica e del museo virtuale.
Inoltre hanno presenziato i responsabili delle Soprintendenze Baaas e Bappsae di Salerno e Avellino: il direttore dei lavori Giovanni Villani e Laura Rota.
In sala anche la presidente della Pro Loco sanseverinese Laila Giancotti.
Ha introdotto e moderato Eduardo Caliano: “Vi sono poche iniziative del genere – ha espresso riferendosi, in gran parte al restauro ma anche alla manifestazione riguardante il castello – attuata coi fondi Fesr della Regione Campania; tali fondi ci sono pervenuti per la testimonianza del fare che l’amministrazione comunale ha dimostrato, con l’attenzione all’ambiente e in particolare nella raccolta differenziata.”
Tutto questo prima di addentrarsi nel discorso sul restauro, in un brevissimo excursus storico-artistico proprio sul bene in oggetto.
Poi Caliano ha illustrato i vari riconoscimenti conferiti alla maggioranza, grazie allo “sforzo” di aver riqualificato l’imponente struttura, addentrandosi in un discorso culturale mentre i correlatori si addentravano più in dettagli tecnici.
In particolare Caliano ha incentrato la discussione sul Parco Naturalistico e Archeologico del Castello, “unico nel suo genere in Campania” – ha detto – grazie anche alla reimmissione nell’habitat naturale di flora e fauna tipiche, locali.
Poi Eduardo Caliano ha ricordato il recente decreto che ha elevato al rango di museo regionale la ministruttura del Lea, retta da Rescigno, sita presso il Municipio.
“Lo spazio del castello deve essere accessibile alla cittadinanza, anche tramite percorsi per disabili – ha concluso – per questo e altri motivi merita sempre più di divenire Parco Naturalistico e Archeologico.”
Villani, direttore dei lavori ha espresso quindi la sua opinione, soffermandosi e facendo il punto della situazione sul restauro, parlando inoltre di “novità ” in tal campo.
“Sono lavori importanti – ha esplicato infatti – per rinforzare tutte le cinte murarie e non solo le tre già conosciute.”
“Vi sono diverse progettazioni – ha inoltre affermato – ma vorrei fosse possibile una sinergia tra Comune e Soprintendenze.”
In effetti sono proprio tali organismi ad intervenire sul territorio.
Laura Rota ha spiegato in breve e concisamente le fasi di restauro archeologico sul castello, illustrandole con le slide; di questi strumenti si è avvalso anche Petraccaro, che ha trattato – nel suo discorso/intervento – la “Storia di un restauro” – questo il titolo delle diapositive che vanno dal 1998 al 2005.
Un lavoro iniziato però ben trenta anni fa, come ricorda lo stesso Petraccaro…
Inserito nel cartellone/contenitore di “Notti al castello” è previsto anche l’appuntamento con la gastronomia, un vero e proprio itinerario al gusto, che riassume in sé tutte le sagre organizzate a S. Severino in questa prima temperie estiva.
Il convegno del 10 giugno – come del resto il programma dell’intera manifestazione - è stata una riflessione attuata su questo bene che tanto lustro e vanto dona all’intera cittadina…
Presenti al dibattito alcune personalità in campo ambientale, architettonico e storico del comprensorio. Tra queste sono intervenuti: Eduardo Caliano, in rappresentanza del sindaco Giovanni Romano; l’architetto Carmine Petraccaro, progettista per quanto riguarda la torre e la cinta angioina; Alessandro Scovotto, progettista ai sentieri e alla riqualificazione paesaggistica; il responsabile del Lea (Laboratorio di Educazione Ambientale) nonché direttore del Museo Regionale del Castello, fresco di nomina e di decreto. Rescigno è progettista per ciò che concerne la segnalazione storica e del museo virtuale.
Inoltre hanno presenziato i responsabili delle Soprintendenze Baaas e Bappsae di Salerno e Avellino: il direttore dei lavori Giovanni Villani e Laura Rota.
In sala anche la presidente della Pro Loco sanseverinese Laila Giancotti.
Ha introdotto e moderato Eduardo Caliano: “Vi sono poche iniziative del genere – ha espresso riferendosi, in gran parte al restauro ma anche alla manifestazione riguardante il castello – attuata coi fondi Fesr della Regione Campania; tali fondi ci sono pervenuti per la testimonianza del fare che l’amministrazione comunale ha dimostrato, con l’attenzione all’ambiente e in particolare nella raccolta differenziata.”
Tutto questo prima di addentrarsi nel discorso sul restauro, in un brevissimo excursus storico-artistico proprio sul bene in oggetto.
Poi Caliano ha illustrato i vari riconoscimenti conferiti alla maggioranza, grazie allo “sforzo” di aver riqualificato l’imponente struttura, addentrandosi in un discorso culturale mentre i correlatori si addentravano più in dettagli tecnici.
In particolare Caliano ha incentrato la discussione sul Parco Naturalistico e Archeologico del Castello, “unico nel suo genere in Campania” – ha detto – grazie anche alla reimmissione nell’habitat naturale di flora e fauna tipiche, locali.
Poi Eduardo Caliano ha ricordato il recente decreto che ha elevato al rango di museo regionale la ministruttura del Lea, retta da Rescigno, sita presso il Municipio.
“Lo spazio del castello deve essere accessibile alla cittadinanza, anche tramite percorsi per disabili – ha concluso – per questo e altri motivi merita sempre più di divenire Parco Naturalistico e Archeologico.”
Villani, direttore dei lavori ha espresso quindi la sua opinione, soffermandosi e facendo il punto della situazione sul restauro, parlando inoltre di “novità ” in tal campo.
“Sono lavori importanti – ha esplicato infatti – per rinforzare tutte le cinte murarie e non solo le tre già conosciute.”
“Vi sono diverse progettazioni – ha inoltre affermato – ma vorrei fosse possibile una sinergia tra Comune e Soprintendenze.”
In effetti sono proprio tali organismi ad intervenire sul territorio.
Laura Rota ha spiegato in breve e concisamente le fasi di restauro archeologico sul castello, illustrandole con le slide; di questi strumenti si è avvalso anche Petraccaro, che ha trattato – nel suo discorso/intervento – la “Storia di un restauro” – questo il titolo delle diapositive che vanno dal 1998 al 2005.
Un lavoro iniziato però ben trenta anni fa, come ricorda lo stesso Petraccaro…
Che ha definito il monumento “la struttura più imponente del Meridione di Italia”.
Sia Petraccaro che il successivo relatore, Scovotto, hanno discusso sulla vegetazione, responsabile in parte di aver intaccato il bene di S. Severino.
Questo dopo un restauro “solamente” conservativo e non ricostruttivo.
Scovotto, del Wwf Salerno, ha poi dissertato più tecnicamente sulla conservazione del patrimonio naturalistico nell’habitat delle torri e cinte di tale simbolo della Città .
Le conclusioni infine sono state affidate a Rescigno, che ha in tal modo tirato le somme dell’interessante e produttiva mattinata di studi.