
Pellezzano. Il campanile di Capriglia, un capolavoro architettonico della Chiesa Parrocchiale, sarà restaurato. Certamente tra i più belli e più alti che svettano nell'ambito della Valle dell'Irno: altissimo, circa 40 metri, si sviluppa su tre piani. Si tratta di un'opera vanvitelliana del 1700, un esempio di eleganza e raffinatezza senza eguali, che l'architetto italo - olandese ha voluto far culminare con un cupolone rivestito di maioliche romboidali vietresi di colore giallo e verde. Otto campane formano il concerto, la più grande, che pesa circa una tonnellata e mezzo, è fra le poche che durante la guerra scampò alla fusione per ottenere il bronzo per i cannoni. Il peso, le sue notevoli dimensioni e l'altezza su cui è allocata non permisero di trasportarla in fonderia. Finalmente, dopo anni di trepida attesa per il disfacimento e la fatiscenza dello storico campanile della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Capriglia, è arrivato il finanziamento per la sua integrale ristrutturazione, che lo riporterà all' antico splendore architettonico. Infatti a Pasqua il Parroco don Luigi Pierri ha comunicato dall'altare che la CEI, in collaborazione con la Curia di Salerno, su vivo interessamento dell'arcivescovo Monsignor Luigi Moretti, ha finanziato e concesso il contributo per il restauro e il consolidamento statico del Campanile. I lavori saranno appaltati al più presto e, finalmente, sarà eliminato anche il pericolo per la integrità pubblica, sinora esistente, per la caduta di intonaco e detriti rilevanti dalle pareti del campanile sulla sottostante piazza centrale e sulla strada circostante. Spesso è stato volte invocato il restauro per il valore storico del campanile e per le gravi conseguenze che si sarebbero verificate per la inerzia degli organi preposti alla conservazione di esso. Oggi,dunque, la popolazione è giuliva e soddisfatta nell'apprendere che un simile patrimonio storico,artistico viene rivitalizzato, grazie all''intervento di Sua Eccellenza Monsignor Moretti e all'interessamento del Parroco Pierri. Un altro tassello di rilievo, quindi, si aggiunge e rivive nel tessuto sociale, storico ed urbanistico caprigliese, rilevando che la religiosità, la tradizione e l'attaccamento ai beni culturali locali di questa collettività sono stati e sono i valori che nel tempo l'hanno permeata, formata e resa orgogliosa della terra in cui vive.