Solofra. Tragedia nella città conciaria dove si è suicidato uno studente fuori corso della Facoltá di Giurisprudenza dell'Università di Fisciano. Non era riuscito infatti a laurearsi e la depressione è stata fatale. G. D. M., di anni 30, aveva abbandonato gli studi in Giurisprudenza a Fisciano a pochi esami dalla laurea. Esami difficili, racconta chi lo conosceva, soprattutto le prove di procedura che ancora doveva sostenere. Il tormentato percorso accademico era però solo uno dei lati di una personalità timida e taciturna, che preferiva la vita solitaria. Anche al campus di Fisciano si faceva vedere di rado, preferendo studiare da solo a casa, spesso senza seguire i corsi. Il padre, avvocato, conosciutissimo professionista della zona, era venuto a mancare cinque anni fa. Da allora, il giovane aveva accantonato i libri coltivando la speranza di trovare un impiego nella cittadina conciaria. Con le poche persone che ancora frequentava lamentava la scarsa meritocrazia del mondo del lavoro. Alle insoddisfazioni personali si erano poi aggiunti problemi di salute della mamma. Lui, unico di tre figli maschi ad essere rimasto a Solofra, l'ha fatta finita nel pomeriggio di lunedì. Sul posto, in via Starza, sono immediatamente intervenuti i soccorsi ma il decesso era già avvenuto. Commossa l'intera città, il giovane ha lasciato due lettere indirizzate alle madre in cui si spiegano i motivi che hanno portato al folle gesto.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
...