
Baronissi. Condannati all'ergastolo i fratelli Antonio e Gennaro Forte per concorso in omicidio dell'imprenditore salernitano Vincenzo Acconcia, il quale venne giustiziato con un colpo di pistola alla testa nel 1990 in località Masso della Signora per non aver rinunciato, tra intimidazioni e minacce di morte, a eseguire i lavori edili in quella località per la realizzazione di circa cinquanta appartamenti. Lavori che avrebbero dovuto essere riassegnati poi alle imprese controllate dai Forte. Per i due fratelli quindi, Antonio, di anni 60, e Gennaro detto "Rosario", di anni 56, è scattata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato raggiunto dall'ordinanza per i reati di concorso in omicidio pluriaggravato ed estorsione tentata, eseguita nella tarda serata di lunedì dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Salerno. Un'esigenza cautelare dovuta al gravissimo pericolo di reiterazione delle medesime condotte criminose, desumibile dalla indole pericolosa degli arrestati. Al momento dell'ordinanza Antonio Forte si trovava già nel carcere di Ferrara, dove sta scontando un ergastolo per l'omicidio di Tommaso Toriello, detto "'o francese", eseguito nel 1983 a Lancusi nel comune di Fisciano, mentre il fratello Gennaro è stato prelevato dalla propria abitazione di Baronissi e trasportato presso la casa circondariale di Fuorni a Salerno prima di essere trasferito. Entrambi, insieme ad altre 27 persone, sono già stati condannati per associazione camorristica nell'ambito della cosiddetta operazione "Gattopardo" portata a termine nell'aprile del 2001.