
Fisciano. In occasione dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe la suggestiva cappella del Monastero delle monache Carmelitane diventa lo sfondo, domenica 13 marzo ore 20.30, della rappresentazione sacra per quattro voci e coro "Te ne vuoi già andare" presentata dall'Associazione culturale "Eufonia". Lo spettacolo, già proposto nel dicembre scorso, nell'ambito degli eventi facenti parte della manifestazione "Eufonia di Natale", porta in scena il frutto di una collaborazione ormai consueta tra la "Compagnia de' Galli", sotto la direzione artistica della prof.ssa Marilina De Caro, e il coro polifonico "Musica nell'Anima" diretto dal M ° Milva Coralluzzo. La rappresentazione si caratterizza per essere a poche voci e per questo intima ed emotivamente coinvolgente; il testo è molto intenso ed in lingua italiana: un esperimento nuovo da parte dei ragazzi della "Compagnia de' Galli" che, insieme alla prof. ssa Marilina De Caro, hanno voluto cimentarsi in un genere differente da quello che solitamente il pubblico è abituato a vedere nei loro spettacoli e tastare le loro "corde drammatiche". Protagonisti della rappresentazione saranno la stessa Marilina De Caro nelle vesti della "Donna del cielo" e Matteo Autuori che interpreterà suo figlio. Altri interpreti saranno Ester Gallo e Carmine Secondulfo. Le musiche sono state composte e verranno eseguite dal M ° Matteo Luoni che ormai da tempo mette a servizio di "Eufonia" le sue doti di pianista e compositore. Il testo si articola in un dialogo tra una madre e un figlio che pone a confronto due mondi che sembrano non riuscire ad incontrarsi. Lui, "poeta di Nazareth", come è chiamato nel brano iniziale, è deciso ad andare via per seguire la sua strada e andare incontro al suo destino che inevitabilmente dovrà compiersi; lei non si rassegna, vive nella preoccupazione e nella paura di non poterlo più rivedere. Avverte già che sarà così e cerca in ogni modo di convincerlo a restare, come farebbe qualunque madre. Ma la donna è Maria e suo figlio è il Figlio di Dio. Il suo modo di pensare secondo una logica terrena le impedisce di accettare che quel bambino che le è stato donato, che ha protetto ed amato con tutta se stessa, in realtà non le appartiene, o meglio, non appartiene solo a lei. Egli è il Messia che salverà gli uomini dalla morte eterna: è questo il senso della sua venuta, è questo il significato più alto della sua morte. La rappresentazione sembra ben inserirsi in questo tempo di Quaresima appena iniziato e quindi il modo più adatto per rispondere all'invito che ogni anno le monache carmelitane rivolgono all'associazione e ad altri gruppi di artisti per concludere le serate della novena che precede la festa di San Giuseppe. Infatti giovedì 10 marzo ci sarà l'omaggio dei solisti della scuola "L'Altrarte" di Fuorni e sabato 19 sarà la volta del coro salernitano "Estro Armonico", diretto dal M ° Silvana Noschese, che si esibirà nel concerto "Diffusa est... vita".