La donna, A.B., solo due giorni fa, era stata ricoverata in una struttura di Salerno, sempre a seguito della sua instabilità mentale, ma, sparita nella nottata, forse proprio aiutata dal figlio, era rientrata a casa, in quella palazzina. Allertati della sua scomparsa, una pattuglia della polizia municipale di Pellezzano, insieme all'assistente sociale del comune, al medico del Centro di Igiene Mentale e a un'altra ambulanza, si sono recati sul posto.
A questo punto, però, l'uomo ha iniziato a minacciare tutti con un coltello, prima infierendo sui copertoni dell'auto dei vigili e dell'ambulanza, poi, cercando di aggredire, sferrando alcuni fendenti al suo indirizzo, uno dei caschi bianchi. Antonio Mazzarelli, Ispettore dei Vigili Urbani in servizio presso il Comando di Polizia Municipale di Pellezzano, il quale, prontamente ha reagito estraendo la pistola.
Quattro i colpi sparati dall'arma di ordinanza, tre in aria ed uno per terra. Ed è stata proprio l'ultima pallottola che, di rimbalzo, ha colpito Michele Napoli ad una gamba. Immediatamente l'uomo si è allontanato a bordo del suo motorino e si è recato in un bar in piazza Carmine Pastore, distante circa trecento metri da piazza Pagliara. Lì ha chiesto un caffè dicendo al titolare, il signor Luigi Tortorella, che gli avevano sparato. "E' entrato e, tranquillamente, ha bevuto un caffè - ha detto, infatti il commerciante - poi mi ha rivelato che gli avevano sparato, ma io non gli ho creduto.
Successivamente, si è scusato per avermi sporcato tutto il pavimento di sangue, allora mi sono affacciato da dietro il bancone ed ho visto che veramente c'era sangue per terra e gli ho chiesto cosa avesse combinato e lui mi ha ripetuto che gli avevano sparato.
A questo punto ho chiamato i soccorsi, ma lui non è voluto salire sull'ambulanza e si è allontanato sul motorino". Michele Napoli era diretto dal suo medico per farsi curare ed è lì che è stato intercettato dai carabinieri.
Trasportato in ospedale a Salerno, dove gli è stata riscontrata una ferita d'arma da fuoco alla legione anteriore della gamba destra senza ritenzione di proiettile e giudicato guaribile in dieci giorni, per lui sono scattate le manette.
Dovrà rispondere di tentato omicidio, porto illegale di arma da taglio, minaccia e violenza a Pubblico Ufficiale. Nelle ultime ore è stato accompagnato presso il carcere di Fuorni a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, mentre il coltello a serramanico utilizzato dall'uomo è stato sottoposto a sequestro. Intanto la mamma è stata ricoverata nuovamente presso la struttura di Igiene Mentale.