Sala Consilina. Si terrà venerdì 3 Maggio, presso il Liceo Classico "M. T. Cicerone" di Sala alle ore 17:00, la presentazione della raccolta di poesie "A testa in giù" della docente salernitana Paola D'Angelo, che da anni coltiva la passione per la scrittura con la poesia, concretizzatasi nella raccolta degli scritti degli ultimi tre anni. "A testa in giù", che è anche il titolo di una delle sue poesie, è una raccolta edita dalla ViVa Liber Edizioni, comprendente 53 liriche. La prefazione all'opera è stata scritta dal Prof. Franco Salerno, docente di Linguaggio giornalistico, presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Salerno, nonché docente di Italiano e Latino nei licei. Il titolo della raccolta esprime la "diversità" del poeta nel rapportarsi al mondo, nel sentirlo e interpretarlo. "L'uomo che non smette mai di sentire, quello è il poeta, che cerca da solo suo malgrado e in silenzio il segreto delle cose". Così è Paola D'Angelo nella sua poesia: osserva, scruta, indaga, sente il mistero che avvolge la vita, ne coglie i segreti, le angosce, i dolori e ci riconcilia, quasi in una magica catarsi, con le nostre esistenze. E' possibile trovare il testo presso la Libreria Guida di Salerno o sulla libreria online IBS, dove è possibile leggere anche commenti e osservazioni dei suoi appassionati lettori. "La poesia di Paola D'Angelo - secondo Emilia - riporta la parola sul Parnaso da cui i tanti (troppi) sperimentalismi dell'ultimo scorcio del secolo scorso e un millantato impegno politico/ sociale degli ultimi tempi l'hanno fatta discendere. Leggendo i versi della giovane poetessa si ha la sensazione che le parole siano note disposte, sapientemente, su un pentagramma invisibile, per le suggestioni musicali che esse ricreano negli occhi e le emozioni che suggeriscono al cuore del lettore. Una lettura, dunque, consigliata a chi ama godere della "sapienza" poetica e a chi sa cogliere una emozione da una immagine e condividere uno stato d'animo sul filo del tempo". "Comprendere le poesie di Paola D'Angelo - confessa invece Antino - è stato un po' come andare all'Opera e ascoltare per la prima volta una composizione strumentale colma di sorprendenti e struggenti modulazioni". Alla presentazione di Sala Consilina parteciperà del Prof. Giancarlo Abbamonte, docente di Filologia Classica presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II".
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