Salerno. Lo straordinario concerto del Caterina Pontrandolfo Folk Trio che, in prima assoluta, si esibirà insieme alla Scuola dell'arpa viggianese e della musica, aprirà mercoledì 19 ottobre alle 19, al Teatro di Ateneo dell'Università di Salerno, la seconda edizione dei Colloqui di Salerno. La manifestazione, a cura di Vincenzo Esposito, docente di Antropologia dell'Università di Salerno, e di Francesco G. Forte, publisher (oèdipus edizioni), è stata presentata questa mattina nella Sala Giunta del Comune di Salerno. Se nel 2015 i Colloqui si erano focalizzati su Tadeusz Kantor ed Ernesto De Martino, l'edizione 2016 del progetto rende omaggio ad altri due illustri personaggi del teatro e dell'antropologia: Roberto De Simone e Giuseppe Bartolucci. La I sessione dei Colloqui (mercoledì 19/giovedì 20 ottobre) sarà dedicata a Roberto De Simone, regista e musicologo italiano, studioso della tradizione culturale campana e meridionale. Fondatore della Nuova Compagnia di canto popolare, con questo gruppo di ricerca e riproposizione della musica folklorica campana mise in scena, nel 1976, La gatta cenerentola, opera in tre atti che si ispira alla fiaba omonima contenuta ne Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile, che festeggia quest'anno il quarantennale della prima. Questa prima sessione della manifestazione è resa possibile grazie al contributo dell'Università degli studi di Salerno (Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, Teatro d'Ateneo, Dipartimento di Studi umanistici, Artilab), il Centro Etnografico campano e il Laboratorio dei pensieri scomposti, di Salerno. Nella II sessione dei Colloqui (mercoledì 26 ottobre/giovedì 3 novembre) verrà ricordata la figura di Giuseppe Bartolucci (Fratte Rosa, Pesaro, 1923 - Roma, 1996). L'evento - che si svolge nell'ambito del progetto Museo sul territorio - voluto da MADRE-Fondazione Donna Regina per le arti contemporanee, si avvale anch'esso della collaborazione dell'Università degli Studi di Salerno-Polo sul Contemporaneo, oltre che della Casa del Contemporaneo, centro di produzione teatrale. Critico teatrale nei primi anni '60 per "l'Avanti!", Bartolucci fu un sapiente teorico e fervente sostenitore dell'avanguardia teatrale italiana. La sua figura è inoltre legata alla direzione della Rassegna di Teatro 'Nuove Tendenze che dal 1973 al 1976 ospitò a Salerno i migliori esponenti del teatro internazionale della post-avanguardia: dal Living Theatre a Peter Brook, da Bob Wilson a Jérôme Savary. A Salerno Filiberto Menna, amico di Bartolucci, si attivò perché le tante "eccellenze" che in quegli anni lavoravano all'università, come Sanguineti, Crispolti, Mango, Trimarco, si adoperassero per divulgare presso le nuove generazioni la forza del vento nuovo che soffiava sull'arte.
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