Salerno. Era tra i nove latitanti più pericolosi nella lista nera del ministero dell'Interno: il boss Francesco Matrone, detto "la belva", è stato arrestato a Montecorvino Rovella. Sul capo del superlatitante 65enne, scompraso dal 2007, guida carismatica dell'omonimo clan pendono due ergastoli per duplice omicidio. Il capoclan originario di Scafati è stato prima accerchiato nel territorio di Battipaglia, dove si rifugiava in un'abitazione anonima, e poi catturato in un'operazione tuttora in corso e condotta dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) e del comando provinciale di Salerno, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia salernitana. Nella campagna salernitana proseguono tuttora, a ritmo serrato, le perquisizioni dei militari tra i comuni di Battipaglia e Montecorvino, la cittadina dove il boss aveva trovato riparo. Alla cattura hanno partecipato circa cento carabinieri coadiuvati da un elicottero del settimo nucleo di Pontecagnano e da unità cinofile. Non mancano ulteriori sviluppi.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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