Atrani. Sono passati ormai 4 anni dall'alluvione che colpì Atrani nel settembre del 2010, piccolo paese della Costiera Amalfitana. Già dal giorno successivo al tragico evento, tutti si sono mobilitati per cercare di riportare il paesino com'era un tempo. Sono state fatte delle opere per mettere in sicurezza il territorio e una campagna informativa rivolta ai cittadini, che devono essere pronti a qualsiasi evenienza. E ieri alla presenza di Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, è stata inaugurata proprio la centrale operativa della Protezione Civile, progetto finanziato dalla Regione Campania, che monitorerà 24 ore al giorno il corso del torrente Dragone, che nel giorno dell'alluvione trascinò a valle migliaia di metri cubi di fango e detriti. Ed è a questo importante traguardo che è stata dedicata la nuova puntata di "Salerno parla", trasmessa proprio in diretta da Atrani. "Finalmente dopo un lungo percorso di lavoro siamo giunti alla conclusione, il centro operativo comunale di Protezione Civile ad Atrani - ha esordito il Sindaco del paese Nicola Carrano - a breve ci saranno altri lavori che porteranno ad una riqualificazione totale del centro urbano, anche grazie all'aiuto dei Comuni vicini". "Le nostre genti hanno sempre usato questo territorio, bellissimo ma fragile, con cura - ha dichiarato Antonio Della Pietra, Presidente della Conferenza dei Sindaci Costa d'Amalfi - siamo abituati a convivere con questi eventi. Mettere in sicurezza questo territorio non è né possibile, né auspicabile, perchè significherebbe stravolgerlo. Bisogna continuare ad usarlo con prudenza, con l'aiuto anche della Protezione Civile". "Oltre ad essere una delle più belle cartoline d'Italia, Atrani, con tutta la Regione Campania, sfata molti tabù. In questi ultimi anni, infatti, questa Regione sul piano della Protezione Civile ha raggiunto dei primati che neanche le regioni più virtuose hanno ottenuto - ha affermato Gabrielli - sono state scritte le linee guida dei piani di Protezione Civile, sono stati concretamente investiti dei soldi per la messa in sicurezza del territorio e per incentivare i Comuni a farlo. Si sta costruendo un percorso concreto. Non sempre efficienze è sinonimo di grande quantità, e Atrani, paesino di mille abitanti ne è la dimostrazione. La sicurezza, in primis, inizia dal cittadino, poi è importante mettere in moto tutta una serie di interventi strutturali. Bisogna prendere coscienza che il vero patrimonio è il territorio in cui viviamo. La politica purtroppo - ha proseguito il Capo della Protezione Civile - ha da sempre scarsa attenzione verso questi temi, la maggior parte delle volte anche perchè è la comunità stessa ad avere poca attenzione per queste cose. Allora dobbiamo inculcare il tema della sicurezza nella mente dei nostri concittadini, solo così potremo uscire da questo stato di empasse". Intervenuto al dibattito anche l'Assessore ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile della regione Campania, Eduardo Cosenza, che ha sostenuto: "Il nostro territorio è un territorio fragile questo lo si sa, ma stiamo cercando di mettere in atto tutta una serie di interventi mirati proprio alla sua tutela. Abbiamo infittito la rete pluviometrica, abbiamo integrato i piani di emergenza e li abbiamo anche rafforzati grazie ai fondi provenienti dalla Comunità Europea. Tutti i presidi territoriali saranno composti da un geologo e da un ingegnere che saranno sempre in collegamento con i Sindaci. I piani di emergenza devono essere delle istruzioni pratiche per i cittadini, devono essere di facile comprensione, altrimenti servono a poco. Inoltre, abbiamo in programma un'iniziativa sperimentale - ha concluso Cosenza - cioè il monitoraggio dei tratti di strada tombati, sia della Costiera Amalfitana che di quella Cilentana. Ovviamente tutti questi lavori verranno eseguiti tenendo conto della natura". "Subito dopo la tragedia, l'impatto emotivo è stato forte, noi amministratori abbiamo subito avvertito la necessità di mettere in sicurezza il territorio e farlo ritornare ai suoi splendori, cercando di migliorarlo ancora di più - ha dichiarato l'Assessore ai Lavori Pubblici di Atrani, Valeria Gambardella - abbiamo creato le condizioni per migliorare i servizi e proteggere il territorio. Abbiamo ripristinato le vasche borboniche, costruite appunto per raccogliere i detriti in casi di emergenza, e abbiamo anche previsto dei fondi per la loro manutenzione. Abbiamo messo in sicurezza i costoni rocciosi e fatto dei piani per contenere i rischi delle mareggiate. Inoltre abbiamo creato un opuscolo, "Atrani di protegge" per informare i cittadini sul comportamento da tenere in caso di emergenze". In conclusione l'Assessore al Turismo, Michela Mansi: "Tutte le opere sono state fatte in prospettiva futura per Atrani, a cui abbiamo sicuramente dato una nuova identità visiva. Abbiamo lavorato alla scoperta di luoghi vecchi e nuovi, per sviluppare il territorio e favorire il turismo, fonte primaria del nostro bilancio".