Ravello. Si è tenuto qualche giorno fa, nella splendida cornice della Sala Frau di Viale Wagner, l'atteso Cda della Fondazione Ravello. Il Presidente Renato Brunetta, assente da Ravello da almeno cinque mesi, torna per prendere parte ai lavori insieme a tutti i consiglieri d'indirizzo, di amministrazione, il collegio dei revisori dei conti, il consulente amministrativo della Fondazione Maurizio Pilone e il direttore del Ravello Festival, Stefano Valanzuolo. Grande assente il consigliere senatore Vincenzo Demasi. Molti i temi sulla graticola: a partire dalla cattiva distribuzione dei quattro milioni di euro elargiti dalla Regione Campania, di cui 200mila spesi per il mapping di "Villa Rufolo mille anni di magia", un evento che ha avuto una scarsa eco. L'esito delle decisioni del Cda sono state approvate dalla maggioranza del consiglio, e vertono sul futuro della fondazione e sull'intero territorio costiero. E' finalmente arrivato l'ok per la maxi operazione che prevede il restauro di Villa Rufolo con l'installazione di un polo museale d'avanguardia ed inoltre l'istituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale che garantisca l'utilizzo corretto dei tre beni culturali più importanti di Ravello in occasione del famoso Festival e del Forum delle Culture. Un Brunetta soddisfatto conclude la sessione dei lavori, dichiarando che nonostante la recessione economica, la Fondazione vive un momento di attività massimo, con idee e progetti che prendono forma in gran numero e che lui si assicurerà di seguire personalmente.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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