Ravello. Il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, è il nuovo presidente della Fondazione Ravello. La nomina è giunta all'esito della seduta del Consiglio Generale di Indirizzo che ha avuto luogo ieri a Ravello, presso la Sala Frau, sede della Fondazione. Constatate la regolarità della riunione, presieduta dal Presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, componente del Cdi e la presenza della maggioranza dei consiglieri di indirizzo (Gianpaolo Schiavo, Giuseppe Liuccio, Lelio Della Pietra, Antonio Bottiglieri e lo stesso Canfora) si è aperta la discussione che ha condotto alla designazione di Vuilleumier quale nuovo presidente della Fondazione, con il voto unanime dei consiglieri presenti aventi diritto. "Ringrazio i componenti del cdi per aver voluto individuare nel sindaco di Ravello la figura istituzionale più adatta a ricoprire il gravoso e prestigioso incarico di presidente della Fondazione Ravello - ha dichiarato Vuilleumier - Ho accettato con lo spirito di servizio e il senso di responsabilità cui ho sempre improntato la mia attività di pubblico amministratore e nella consapevolezza dell'importanza che Fondazione Ravello riveste per la crescita culturale, sociale ed economica della Comunità che mi onoro di rappresentare, del territorio della Costa d'Amalfi e dell'intera regione". "Sono sinceramente rammaricato - ha aggiunto - che in questi ultimi giorni il clima sia stato turbato da polemiche e da contrasti epistolari e verbali. Ho dovuto subire persino pretestuosi attacchi personali. Eppure il presidente della Provincia ed io avevamo chiesto ed ottenuto un incontro col presidente della Regione prima dell'insediamento del cdi della Fondazione al fine di evidenziare le criticità e il malessere diffuso nella comunità ravellese, e di favorire perciò la ricerca di soluzioni appropriate. Ma non ricevemmo risposte adeguate". "Intendo spendermi da subito per ritrovare unità e coesione tra gli enti soci fondatori - ha concluso - convinto come sono che chi interpreta ruoli istituzionali debba superare le divisioni e privilegiare l'interesse collettivo".
Ma le polemiche non sono destinate ad arrestarsi qui. Proprio in mattinata infatti, l'ex presidente Renato Brunetta era presente a Ravello, dove ha firmato un atto relativo alla convocazione del nuovo consiglio, ritenendo quello del giorno ormai fuori tempo. Gli stessi vertici della Fondazione hanno infatti diffuso, più tardi, una nota ufficiale, nella quale si sottolinea come Brunetta abbia "inteso riportare nell'alveo della legittimità e della legalità il percorso istituzionale, evitando pericolose derive tali da compromettere ulteriormente il futuro della Fondazione stessa. Dopo aver consultato i consiglieri d'indirizzo assenti e dopo aver preso contezza di tutta la ponderosa documentazione sviluppatasi dal 24 gennaio scorso ad oggi in merito all'elezione del Presidente della Fondazione, ha ritenuto opportuno avviare immediatamente le procedure per addivenire in tempi rapidi ad una nuova seduta di Consiglio d'Indirizzo, pienamente legittima, che potesse porre fine ad una querelle inutile e dannosa per tutti. Il verbale redatto e firmato dal presidente Brunetta è stato successivamente sottoposto all'attenzione dei consiglieri d'indirizzo sopraggiunti presso la sede della Fondazione. Esaurita la parte formale, il presidente Brunetta ed il SG della Fondazione Ravello, dottor Secondo Amalfitano, si sono allontanati dalla sede".