
Ascea. Fervono concitate le ultime ore di campagna elettorale in 24 comuni cilentani interessati dal rinnovo dei vertici comunali. Cinquantuno sono le liste scese in campo e l'esito sarà incerto in molti casi. L'unico a dormire sonni "quasi" tranquilli è Orlando Balbi, il solo ad essersi candidato a Celle di Bulgheria. A poter impensierire il candidato c'è la possibilità di non raggiungere il famigerato quorum del 50%, come è avvenuto durante le amministrative 2013 a Futani, e per l'occasione avvenne il commissariamento dell'Ente. Quest'anno invece, per non ricadere nello stesso errore, i candidati futanesi sono ben tre: Paolo Ferraro, Aniello Caputo e Raffaele Ruocco. In tutti gli altri paesi sono state prodotte come minimo due liste, tranne nel caso di Ascea, Caselle in Pittari, la già citata Futani, Morigerati e Torraca, dove addirittura la competizione è a tre. Nella maggior parte dei casi si tratta di una tornata elettorale di semplice rinnovo delle amministrazioni confermate nel 2009 ma non mancano i casi di ritorno alle urne anticipato come a Castelnuovo Cilento, Laureana, Montano Antilia, Novi Velia, Omignano, Salento e Torraca. Terzo mandato non consentito per uno solo dei Sindaci "storici" cilentani, Giampiero Nuzzo a Caselle in Pittari, che ha ceduto il passo ai suoi alleati. Al suo posto il Consigliere uscente Maurizio Tancredi, che dovrà vedersela con l'Architetto Silvio Fiscina, alla sua prima esperienza politica. Più possibilisti invece Cono D'Elia a Morigerati e Francesco Palumbo a Giungano, che tentano di mantenere la fascia di Primo cittadino per la terza volta consecutiva. A Rofrano invece, dove è uscente il Sindaco più giovane della Campania, Toni Viterale, eletto nel 2009 a soli 27 anni, è sfida tra parenti: a contendersi lo scranno ci sono il padre di Toni, Giuseppe Viterale, già Sindaco nel mandato precedente a quello del figlio e il nipote Nicola Cammarano, quindi cugino di Toni. A Novi Velia invece, a contendersi i voti due vecchi alleati: Maria Ricchiuti e Adriano De Vita. Una sfida accesissima quella di Ascea: dopo la fine del mandato di Mario Rizzo - una fine dal retrogusto abbastanza amaro, visto che ha ricevuto una sonora sfiducia poche settimane prima della fine - ci sono tre contendenti alla poltrona di cui uno palesemente appoggiato da Rizzo, ossia il vicesindaco Egidio Criscuolo, che si "ricicla" come consigliere, Antonio Criscuolo e Pietro D'Angiolillo, uno dei nove consiglieri che ha votato la mozione di sfiducia. Anche in questo caso si registra una lotta intestina di famiglia: uno dei candidati a Consigliere della lista di D'Angiolillo, Luigi Agresta, altri non è che il cognato di Rizzo. A Torraca la giornalista Roberta Cosentino ha deciso di non raccontare soltanto, ma di passare dall'altro lato della barricata: a sfidarla è Carmine Cardino. A Gioi si ricandida il Sindaco uscente Andrea Salati, che però stavolta non si misurerà con il suo storico avversario Leopoldo Errico ma con Andrea Maio. A Castelnuovo Cilento sono in competizione due ex-sindaci: Ermidio Leoni e l'uscente Eros La Maida. Corre al voto anche il paese più piccolo del Cilento, Valle dell'Angelo, che conta soltanto 277 anime: a contendersi il titolo di sindaco sono Salvatore Angelo Iannuzzi e Nicola Corraro.