Salerno. L'onorevole Vincenzo De Luca ha aperto il suo intervento concentrandosi sulle innumerevoli potenzialità della città di Napoli: "Il capoluogo della Campania ha tutte le carte in regola per conquistare il primo posto anche dal punto di vista culturale: pensiamo ad esempio a Palazzo Fuga, struttura storica tra le più grandi in Europa. Esso può diventare, a mio avviso, il più grande museo del mondo a cui potrebbe unirsi Capodimonte, Donnaregina, il Madre e l'Orto botanico con la possibilità di realizzare un polo culturale, turistico ed economico di valore mondiale. E' ora di smetterla di associare il nome della Campania e di Napoli all'immagine eterna della delinquenza e della degenerazione, intendo combattere contro i luoghi comuni - ha sottolineato De Luca - e contro il vecchio vizio che vuole inchiodare la Campania e Napoli al tema della camorra. Mi preoccupa anche il destino del porto di Napoli, si tratta infatti di una realtà che sta lentamente morendo per colpa dell'attuale giunta regionale: sappiamo bene che il porto è commissariato da più di due anni e, nel frattempo, sta perdendo il traffico di container ed il piano regolatore che lo riguarda non è stato ancora approvato". Al termine del suo intervento, De Luca è tornato sulla questione del lavoro che gli sta particolarmente a cuore: "Abbiamo subito la bocciatura di tre strumenti di programmazione, ovvero il Piano ospedaliero, il Por, Piano operativo regionale, ed il Piano di sviluppo rurale: ciò significa che se presentassimo dei progetti in questi ambiti non riceveremmo nemmeno un euro dei fondi europei. C'è da convincersi, una volta per tutte, che altri cinque anni con questa giunta regionale significherebbero la morte della regione Campania. Non posso dimenticare il 60% dei giovani disoccupati e mi preme ricordare che il lavoro si crea anche grazie alla cultura e al turismo e, in questo senso, non solo l'Italia ma anche la Campania sono ricchissime. Ad esempio, la mia intenzione è quella di creare un albo per le guide turistiche della regione che, attualmente, non esiste; circa 500 giovani laureati e diplomati potrebbero rivestire il ruolo di guide turistiche grazie ai tanti siti culturali che possiamo vantare nei nostri territori".
Il presidente tiranno
Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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