Salerno. "Il settore delle costruzioni è al collasso. Nella sola Provincia di Salerno i posti persi raggiungono le 6.000 unità; 873.000 sono, poi, le ore di CIG autorizzate; 1.000 imprese hanno cessato l'attività. Registriamo il 24% in meno dei volumi di affari, il 53% in meno di investimenti nei Lavori Pubblici e il 34% in meno di manodopera nei cantieri aperti". Parla il chiaro linguaggio dei numeri enunciato dal Segretario generale della Fillea Cgil Salerno, Luigi Adinolfi. "La crisi è aggravata dall'incapacità di chi ci governa, a livello centrale e locale, da una classe politica sorda a qualsiasi nostra proposta che ha perseguito l'atteggiamento dei continui rinvii - sottolinea Adinolfi - Quando l'Assessore provinciale al ramo si limita a spot politici su quanto abbia fatto l'amministrazione provinciale, rivendicando l'avvio di opere che le Organizzazioni Sindacali hanno sempre caldeggiato in perfetta solitudine, e il suo Presidente cerca di ridimensionare il ruolo del sindacato senza mettere in campo nessuna proposta, si può bene intendere che non si è all'altezza di comprendere la gravità del momento che sta attraversando il mondo delle costruzioni. L'edilizia, infatti, è paralizzata dalla mancanza di risorse pubbliche, dall'assenza di investimenti e di politiche industriali, dall'irrigidimento del patto di stabilità, dalla presenza pesante ed ingombrante dell'economia irregolare ed illegale fatta di evasione fiscale e contributiva e da una sempre più pervasiva infiltrazione della criminalità organizzata, che risulta essere l'unica in attivo. Ecco perché - conclude Adinolfi - c'è bisogno che tutti prendano coscienza della situazione per tirare fuori il settore da una crisi che rischia di assumere aspetti devastanti". Il presidente tiranno
Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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