
Salerno. Agitazione e protesta presso l'Asl Salerno. Stavolta si sono mobilitate tutte le strutture della sanità privata accreditata. Lavoratori delle case di cura ma anche i centri di riabilitazione e day hospital di tutta la provincia. Ieri mattina al sit in dinanzi alla sede di via Nizza dell'azienda sanitaria locale c'erano circa un centinaio di operatori del settore. Poi all'interno della sede, una quarantina di rappresentanti aziendali si sono riuniti con i leader sindacali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, la parte datoriale e i funzionari dell'Asl. Quattro ore di riunione per concordare una comune linea d'azione. Protestano contro i mancati pagamenti dell'Asl nei confronti di tali strutture. Arretrati che vanno dalle tre alle sette mensilità. Un debito, quello contratto dall'Asl, che condiziona qualità delle prestazioni e la stessa stabilità lavorativa. Mancati pagamenti dell'Asl alle strutture significa anche niente stipendio per i lavoratori. Dal lungo incontro è emerso che se l'Asl paga gli arretrati i lavoratori riusciranno ad incassare gli stipendi di ottobre e novembre. L'Asl ha assicurato che per gli inizi della settimana prossima saranno corrisposte delle risorse per la sanità privata. Si è anche deciso di istituire un tavolo ad hoc per la sanità privata del Salernitano. Ieri è stato anche il giorno "No" dei precari vittime del mancato rinnovo dei contratti Cipe. Non è stata attivata la proroga per i contratti dei lavoratori fino a marzo, così come convenuto con la sub commissaria Marisa Annunziata. Per lunedì si temono altre forti proteste così come è stato preannunciato l'altro ieri da Margaret Cittadino. «E in tutto questo il commissario straordinario Bortoletti torna e parte subito per il week end- tuona Pietro Antonacchio di Cisl Fp- la nostra sanità è in una situazione esplosiva ».
FONTE: Il Mattino