
Salerno. Arriva l'aut aut da Roma all'Ance di Salerno: o si va al voto oppure si rischia il commissariamento. L'ultimatum è contenuto in una lettera ufficiale dello scorso 6 marzo ed indirizzata all'attuale reggente Angelo Grimaldi. Ma l'associazione costruttori salernitana non ci sta e replica alla richiesta: "L'Assemblea di Ance Salerno - si legge in una nota - si è svolta nello scorso mese di ottobre, con la presenza di funzionari romani che ne hanno accertato e verbalizzato la piena, assoluta, incontestata regolarità. Le decisioni assunte in quella sede sono pertanto pienamente valide, efficaci e vincolanti; gli organi statutari, eletti in quella sede, sono e restano nella pienezza delle proprie funzioni e non v'è ragione alcuna per compulsare nuovamente la base associativa in merito a decisioni e scelte già legittimanente adottate. Il Consiglio Direttivo di Ance Salerno respinge pertanto la richiesta romana - priva di qualsiasi fondamento logico e giuridico - di procedere alla convocazione di una nuova assemblea e ribadisce la ferma intenzione di contestare in ogni sede le decisioni sin qui assunte da tre probiviri romani, che ledono gravemente le prerogative e l'immagine della territoriale salernitana. Sconcerta che - pur in presenza di documentate e articolate contestazioni e di un procedimento penale pendente - si perseveri sulla strada dell'imposizione di regole e norme mai adottate dalla territoriale salernitana (e dalla quasi totalità delle territoriali Ance), e di pronunce assolutamente abnormi e prive di ogni effetto giuridico.