
Napoli. Quest'anno è toccato alla Campania dare inizio al periodo delle svendite estive. Oggi infatti tutti i negozi hanno accolto clienti e maniaci dello shopping proponendo merce scontata di fine stagione. In realtà, in barba a qualsiasi previsione e correttezza, già da qualche settimana qualche commerciante ha organizzato "pre-saldi", avvisando tramite mail ed sms la propria clientela di fedelissimi. Domani l'appuntamento con gli sconti toccherà a Puglia e Basilicata, sabato a tutto il resto della Penisola. Il periodo in cui si potranno usufruire di prezzi scontati varierà a seconda delle Regioni: il termine ultimo per la Campania è fissato per il prossimo 29 Settembre. I dati della Confcommercio lasciano sperare in qualche piccolo miglioramento rispetto all'annata precedente: infatti si prefigura che le famiglie italiane spenderanno intorno ai 240 euro a nucleo, con uno scontrino medio di 100 euro, facendo attestare i consumi ad un +5% rispetto ai saldi estivi dell'anno 2014. L'Istat invece ha diffuso la notizia che, rispetto al medesimo trimestre del 2014, la disponibilità a spendere degli italiani sia aumentata dello 0,1%. Moderato ottimismo anche da parte della Codacons, la quale sostiene che, per la prima volta dopo otto anni, le vendite faranno registrare un +3%, con uno scontrino pro-capite di 67 euro circa. Nonostante la timida propensione alla spesa degli italiani e dei campani in particolare, i negozi oggi non hanno subìto nessun particolare "assalto": molte sono le persone che osservano e poche quelle che acquistano, sebbene in molti punti vendita le promozioni siano già al 50%. Difficile purtroppo è muoversi in questa jungla di sconti e spesso prendere qualche "fregatura" è possibile. Pertanto si consiglia sempre di osservare sempre il cartellino, su cui deve essere riportato il prezzo originario della merce, di confrontare i prezzi con quelli di altri punti di vendita e di diffidare da chi non fa provare la merce o non permette di pagare con bancomat o carta di credito (ovviamente per acquisti superiori ai 30 euro). Ricordiamo infine che anche gli articoli in saldo se difettosi o non danneggiati sono soggetti a cambio o a rimborso: nel caso di qualche commerciante recalcitrante è possibile rivolgersi alla Polizia Municipale o alle Principali Associazioni di Consumatori, che potete trovare anche sui Social Network.