
Salerno. Sembra che la decisione "rivoluzionaria" di Marchionne si stia propagando anche alle realtà locali. Il gruppo Gallozzi spa, uno dei maggiori operatori nel settore dei trasporti marittimi in Italia italiani ha deciso l'addio all'associazione industriali. "Questa Confindustria assomiglia più ad un comitato politico che ad un soggetto di rappresentanza degli imprenditori, quelli veri. Ha fatto bene Sergio Marchionne - spiega Agostino Gallozzi - a decidere che è meglio, molto meglio, tutelare gli interessi della propria azienda da soli". Uno strappo ancor più rumoroso se si considera che Gallozzi era stato anche a capo di Confindustria Salerno. "Ho profuso - conferma - nei quattro anni della mia presidenza, ogni energia, raccogliendo numerose soddisfazioni e non pochi attestati di stima". La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata quella che lui stesso definisce "l'incredibile e sconcertante iniziativa" del Collegio nazionale dei Probiviri di Confidustria che ha disposto nei suoi confronti "l'impossibilità di accedere per i prossimi cinque anni a cariche confederali". In queste ore si stanno valutando tutte le azioni in sede civile per il risarcimento di eventuali danni d'immagine derivanti a Gallozzi Group spa dalla decisione del collegio nazionale dei probiviri di Confindustria.
Cavaliere del lavoro, Agostino Gallozzi, presidente di Gallozzi Group spa, con la società Salerno Container Terminal spa è a capo di un gruppo che copre l'intera filiera dei trasporti via mare su scala internazionale. L'ex presidente di Confindustria è attualmente impegnato con Marina d'Arechi spa nella costruzione di uno dei principali porti turistici del Mediterraneo (mille posti barca) firmato da Santiago Calatrava, un'operazione da 120 milioni di euro interamente finanziata con capitale proprio.