Salerno. Riceviamo e pubblichiamo un appello di un nostro lettore, Francesco D., rivolto alla ormai perenne situazione di degrado in cui versa l'azienda di trasporto salernitana CSTP. Restiamo a disposizione per eventuali repliche. "Questo che mi accingo a scrivere non è il solito articolo sulla questione CSTP dove vengono riportate le parole dei politici di turno, dove la Regione accusa la Provincia, dove la Provincia se la prende con i Comuni perchè si è arrivati alla situazione in cui siamo. Questo vuol essere un racconto personale di un pendolare che ogni mattina si alza di buon ora e si fa più di cento chilometri per assicurarsi un futuro, andando all'università. Così una volta arrivati alla stazione di Salerno, treni permettendo ( questa è un'altra questione intricata) inizia la lunga speranza. "Speranza" è l'unico appiglio che hai, speranza che prima o poi quel pullman che ti porterà a Fisciano arrivi. Orari precisi non esistono più e quando si ha voglia di sorridere un po' basta chiedere informazioni al personale CSTP. La responsabilità, sia chiaro, non è assolutamente dei dipendenti, i pochi che hanno resistito ai tagli attendono da mesi stipendi arretrati ma risposte del tipo: "Arriverà, quando non si sa però" sono degne delle migliori commedie di Pirandello, simpatiche per quanto siano grottesche. E' inaccettabile che una provincia estesa come quella salernitana non abbia un servizio di trasporto pubblico funzionante che riesca a collegare con efficienza tanti centri così lontani tra loro. La questione non interessa solo i tanti studenti che raggiungono il capoluogo per recarsi a scuola, sono tanti i lavoratori, gli anziani, le donne che hanno bisogno dei mezzi pubblici per svolgere con tranquillità le loro attività. Sembra superfluo elencare i tanti vantaggi che un adeguato servizio di trasporti porterebbe all'intera città; meno automobili che significa meno caos, meno smog. Si è passati dalla prospettiva ,di alcuni anni fa, di una città collegata da una fitta rete di autobus e da un' avveniristica linea metropolitana alla mancanza quasi totale di collegamenti. Dalle "stelle" della teoria, alle "stalle" della pratica, non il massimo per una "città europea". A noi utenti importa poco di chi sia la responsabilità, a noi importa che un servizio basilare, per cui paghiamo biglietti e abbonamenti sempre più costosi, sia garantito. In questo periodo dove tutte le istituzioni sono colpite da scandali, dove parole come "peculato" risuonano con frequenza incredibile dal mondo dei media, noi siamo costretti a vivere situazioni surreali, in un paese come l'Italia che dovrebbe essere uno dei più progrediti dell'intero mondo. Ritornando quindi alla parola chiave del mio racconto, "speranza", speranza è soprattutto quella che al più presto una questione così importante venga risolta. Speranza e non fiducia per una classe politica vecchia e che spesso agisce con molto, troppo egoismo. Per chi leggendo questo parole le troverà esagerate, e forse potrebbero sembrarlo perchè le sto scrivendo proprio in quel famoso pullman finalmente arrivato, pieno all'inverosimile, imbottigliato nel caotico traffico salernitano, il mio invito è a provare in prima persona i disagi che molti giovani sono costretti a subire ogni giorno. Si dice che i giovani siano il futuro, ma provate voi a diventare il futuro con un presente così problematico".