Salerno. L'associazione Sos utenti consumatori ha inviato una Lettera aperta alle istituzioni locali per scongiurare la chiusura del servizio trasporto pubblico locale. "Tutelare gli interessi dei consumatori vuol dire soprattutto salvaguardia dei propri diritti. Dinanzi al quotidiano sfacelo del trasporto pubblico cui nostro malgrado siamo costretti a vivere giorno dopo giorno non potevamo più tacere. Non tutti hanno la fortuna di girare in auto blu". A dirlo è il responsabile della sede di Salerno, Lorenzo Forte, cui si unisce il commento del presidente nazionale Antonio Ferrara: "Dinanzi ai disservizi nessuna titubanza, la lotta alla disuguaglianza sociale passa anche per la salvaguardia di servizi primari quali il trasporto pubblico". Indirizzata all'Onorevole Stefano Caldoro, presidente della Giunta Regionale, al Presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone e al Prefetto salernitano Gerarda Pantalone, il testo della lettera enuclea la «grande preoccupazione per l'annuncio diffuso a mezzo stampa dalla Società Sita, in merito all'interruzione del fondamentale servizio di mobilità, a partire dal 1 marzo 2013. L'associazione attraverso la presente chiede alle S.S.V.V. di intervenire con decisione, provvedendo a compiere tutti gli atti politici e giuridici necessari per garantire la continuità del servizio,che rappresenta buona parte della mobilità pubblica su gomma in generale, nella Regione Campania ed in particolare, nella Provincia di Salerno. Si rammenta alle S.S.V.V. che per buona parte della provincia di Salerno, il trasporto su gomma garantito dalla Sita, rappresenta l'unico servizio di trasporto pubblico, ciò vale in particolare per i monti Picentini, la Costiera Amalfitana e gran parte del Cilento. Una interruzione delle corse Autobus della Sita in queste zone significherebbe un totale "isolamento", causando una vera e propria morte civile, che colpirebbe centinaia di migliaia di utenti e cittadini, ma soprattutto rappresenterebbe una vera e propria violazione della Carta Costituzionale, in particolare, riteniamo che si violi l'art.3 comma secondo "E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". Esprimiamo altrettanta preoccupazione per i 500 lavoratori che rischiano il posto di lavoro nel caso si realizzasse la nefasta chiusura in Campania della Sita. Pertanto, nell'annunciare che saremo accanto ai cittadini, utenti, consumatori, nelle battaglie e nelle manifestazioni democratiche che decideranno di intraprendere per garantire il diritto alla mobilità pubblica, rivolgiamo un accorato appello affinché le Istituzioni in oggetto, svolgano tutto ciò che è in loro potere per allontanare l'ombra di questa ennesima riduzione di diritti che andrebbe a ledere sempre di più la qualità della vita della cittadinanza, allontanando di fatto, gli stessi cittadini dalle Istituzioni democratiche ».
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