
Salerno. "Non ci interessa più e ci pare ormai anacronistico l'annoso braccio di ferro tra l'intransigente posizione della Sovrintendenza ai Beni Culturali, l'evanescente attività dell'Amministrazione Provinciale". Sono parole dure quelle usate dalla Cgil in merito all'annosa questione relativa alla Fondo Valle Calore. "I tempi biblici ai quali ci ha ormai abituata la nostra burocrazia tiene ferma al palo la riapertura del cantiere della bretella denominata "Fondo Valle Calore Salernitana" che dovrebbe unire, come da progetto iniziale, Campagna a Vallo della Lucania. Un'opera di vitale importanza per la viabilità provinciale di un territorio fin troppo martoriato dal dissesto idrogeologico e dalla endemica difficoltà di collegamenti tra le Comunità. Ciò nonostante siano stati spesi ingenti somme E' inutile dire che tali lavori darebbero una boccata di ossigeno ai livelli occupazionali (cosa di non poco conto in una Provincia in cui la crisi ha paralizzato l'intero Settore dell'Edilizia con una altissima percentuale di disoccupati). Pertanto, facciamo nostre tutte le iniziative che le Comunità locali vorranno mettere in campo per sbloccare l'Opera (i cui Fondi, 15 milioni circa, sono stati destinati nell'ambito del "Patto per il Sud" dalla Regione Campania) e quelle rivolte a tutta la popolazione per una azione di sensibilizzazione collettiva. E' importante fare squadra rispetto a questa vicenda e fare uscire dall'isolamento un comprensorio che necessita di infrastrutture, di collegamenti sicuri e non certo l'odissea quotidiana a cui ormai siamo tristemente abituati. Riteniamo che debbano essere coinvolti tutti i soggetti istituzionali: la Provincia, la Soprintendenza e le Parti Sociali, ognuno per il ruolo che ricopre e fare in modo di portare a termine il cantiere affinchè non si registri l'ennesima opera incompiuta, una paradossale costante che caratterizza la nostra Provincia".