Giffoni Valle Piana. Il Giffoni Film Festival continua: oggi a sfilare sul Blu Carpet della kermesse per ragazzi più famosa al mondo è stato l'attore hollywoodiano Richard Gere. Ad attenderlo un bagno di folla, tutti pazzi per lui. Prima di incontrare i numerosi giurati Gere si è fermato a parlare con la stampa: "Sono molto molto contento di essere qui a Giffoni - ha dichiarato - sono onorato di essere ospite di un Festival in cui si realizza una cosa importantissima, mettere in relazione i ragazzi di tutto il mondo". Inevitabile parlare della situazione del cinema: "Il cinema ha ormai budget sempre minori e tempi ridotti. Un tempo le major facevano film più intimisti, come i primi della mia carriera, ora invece si punta sull'azione, e se c'è tanta violenza al cinema è perché il pubblico lo vuole. Se nessuno la cercasse, l'industria cinematografica lascerebbe perdere. L'industria cinematografica - ha continuato Gere - sta vivendo un periodo di transizione e non è più quella dei miei esordi. Oggi stanno prendendo sempre più piede i canali via cavo che dispongono di budget elevati tali da realizzare prodotti di grande livello. Magari un giorno produrranno anche film: sarebbero i benvenuti perché non esiste alcuna distinzione tra piccolo e grande schermo". Richard Gere, pacifista convinto non poteva non esprimere un suo pensiero riguardante i tanti conflitti che purtroppo ancora affliggono il nostro pianeta: "Un mio maestro giapponese zen diceva che lui non prendeva una decisione finchè non riusciva ad abbassare il numero di respiri a sette in un minuto. Con questo esercizio riusciva a controllare l'emotività e l'impulsività. Non mi fido dei politici che reagiscono subito. Creiamo gentilezza gli uni con gli altri, essere gentili è il punto di partenza per evitare conflitti". Inoltre, l'attore ha parlato del suo prossimo film in uscita in cui interpreterà la parte di un homeless: "Time Out of Mind verrà presentato a Toronto e poi spero a Roma ed è in cantiere da 25 anni durante i quali la condizione dei senzatetto non è cambiata di molto. Noi seguiamo un uomo nel suo percorso che lo porta a diventare clochard e al successivo viaggio nella burocrazia. New York è l'unica città al mondo dove per legge esiste il diritto ad un letto per gli homeless''. Ai ragazzi che gli hanno chiesto come fare per diventare un attore bravo e famoso come lui, ha detto: "E' un lavoro difficile, alcuni dei miei colleghi alla scuola di cinema più bravi di me hanno mollato o non ce l'hanno fatta. Per ogni professione ben fatta servono dieci mila ore di gavetta. Prima di capire come essere interpreti di talento cercate di diventare degli esseri umani dignitosi". Infine, dopo aver ricevuto il Premio Truffaut, Gere ha chiuso l'incontro con una grande lezione di vita rivolta ai giurati: "Voi siete stati portati qui da tanti diversi posti del mondo e siete in un luogo in cui ci si aspetta che facciate venir fuori la parte migliore di voi. Dovete sempre ricordarvi che quel che fate e siete qui, dovete portarlo nelle vostre comunità, portatelo con voi, dovete restare in contatto tra di voi, connessi, e continuare a moltiplicare tutto questo per il resto della vostra vita".
Ladyshine, fantasia al potere per i bijoux handmade che hanno stregato Roma

Roma. Come più volte ribadito a più livelli mediatici, il Coronavirus tra mille problematiche ha
...