
Salerno. Gran finale, venerdì 7 dicembre per il Festival Internazionale "Piano Solo", la rassegna promossa dal pianista Paolo Francese, sotto l'egida del Comune di Salerno, con la collaborazione di Alberto Napolitano Pianoforti, e il contributo della Pisano Ascensori. Alle 19, il flautista Alessandro Crosta e la pianista Nadia Testa omaggeranno l'antica dea Mefite, la divinità italica legata alle acque, invocata per la fertilità dei campi e per la fecondità femminile, colei alla quale veniva attribuito il potere di presiedere al passaggio tra il mondo degli umani e quello degli dei. A lei il duo artistico affiderà la preghiera di ricondurre a noi le muse dell'opera lirica. Salon Musik ottocentesca, d'ispirazione operistica, che richiede ai suoi cultori una robusta preparazione tecnica, fantasia e versatilità e doti non solo esecutive, ma anche d'invenzione e soprattutto di solido mestiere e gusto sicuro. Musica che vedrà il flauto assoluto protagonista. Il programma ci mostrerà la pazzia di Lucia di Lammermoor in un divertissement composto da Joachim Andersen. "Un idillio a fili d'argento tra Lucia e un personaggio misterioso che lei sola vede, lei sola ascolta, un gioco bianco in un bianco paradiso. E i gorgheggi, i ghirigori, i chioccolii di Lucia le usciranno di bocca a collana, a pallini sonori, esploderanno in aria come minuscoli fiori, inseguiti dalle note rotondette e "soffiate" di un flauto solitario". Così come ne scrive Alberto Savinio nella sua "Scatola Sonora". A seguire, due gemme di Serafino Alassio: un Capriccio su temi della Bohème, dall'atmosfera iridata, che respira di giovinezza e possiede la vivacità degli sguardi che animano i suoi protagonisti, felici o accorati che siano e un Divertimento su Tosca, capricciosa e gelosa, ma prima di tutto amorosa eroina, capace di celebrare bellezza e amori in un forzato trionfo davanti ad un plotone d'esecuzione. Ed ecco il Konzert-Waltz su la Traviata di Verdi, composto da Wilhelm Popp, che riesce a schizzare, in una sintesi efficace, i tre volti dell'esperienza amorosa di una donna: la bellezza che si fa culto nella libertà, l'affetto dell'amante e il sacrificio, che già lascia intravedere il rapporto materno. Passaggio in Francia, con il Jacques Offenbach di Souvenir de Réveillon, un brillante Galop per ottavino e pianoforte tratto da La Grande Duchesse De Gerolstein e gran finale con la celeberrima Fantasia di François Borne sulla Carmen.