
Nelle prossime 24 ore la nube radioattiva uscita dalla centrale di Fukushima, in Giappone, arriverà in Italia ma non ci sarà nulla da temere perché si tratta di particelle di materiale radioattivo trasportate dai venti che hanno interessato l'area orientale e nord orientale del Giappone verso l'Oceano Pacifico e gli Stati Uniti e che, di conseguenza, nel loro viaggio hanno perso gradualmente il contenuto iniziale di radioattività. Quando arriveranno in Italia avranno una concentrazione di radioattività così bassa da non essere rilevabile con i normali strumenti di misura. Secondo gli esperti nazionali e non, infatti, la radioattività della nube giapponese sarà quantificabile tra i 100 e i 1.000 milionesimi di baquerel per metro cubo di aria, ossia una dose di radiazioni centomila volte inferiore a quella normalmente ricevuta dalla radioattività naturale. Inoltre, non occorre assolutamente tutelarsi assumendo iodio o altre sostanze, che potrebbero anzi portare a effetti nocivi, oppure chiudersi in casa o condurre una vita diversa da quella normale.