Un fallimento annunciato quello del bando del 118, dove su 39 associazioni di volontariato che partecipavano alla gara per la copertura delle 59 postazioni previste solo due sono state ritenute idonee ad aggiudicarsi il servizio. Un'esclusione di 37 associazioni per lo più dovute alla mancata rispondenza di alcuni requisiti che già in partenza rendevano assurdo e non praticabile lo stesso bando. Punti messi più volte in evidenza dalle stesse associazioni ai vertici dell'Asl Salerno. Anche la Croce Rossa Italia di Salerno aveva cercato di convincere con argomentazioni documentate e motivate il commissario Bortoletti che il bando concepito dagli uffici di via Nizza era sconclusionato, badava solo a tagliare costi, non agli standard qualitativi del servizio e non rispondeva affatto alle esigenze dell'utenza. Ora che l'esito del bando si è rivelato un fallimento totale dell'Asl Salerno, un flop facilmente prevedibile, viene da chiedere chi pagherà le conseguenze di questo episodio di così evidente cattiva gestione, una vicenda che ha dei costi che finiranno per l'ennesima volta sulle spalle dei contribuenti senza trovare un colpevole che invece è facilmente individuabile negli uffici della direzione dell'Asl Salerno a via Nizza. Intanto c'è da dire che il servizio d'emergenza 118 prosegue senza interruzioni e questa è indubbiamente una notizia che rassicura gli utenti. Toccherà ora all'Asl Salerno venire fuori da questo empasse. Varie le strade da perseguire: rifare il bando, l'affido diretto oppure prorogare le attuali convenzioni con le realtà associative già esistenti sul territorio e che già assicurano egregiamente il servizio. Saprà l'Asl Salerno fare anche peggio di quanto fatto fin'ora oppure riuscirà finalmente a riscattarsi con scelte che fanno bene al territorio, al servizio ed all'utenza? Attendiamo fiduciosi anche stavolta.
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