
Fisciano. Rabbia e sconcerto tra i 156 dipendenti della "Fisciano Sviluppo", società partecipata del Comune di Fisciano che si è occupata da anni delle pulizie dell'Università di Salerno e che ora lascia il campo alla "Gioma Facility Management", la nuova ditta per le pulizie che si è aggiudicata il bando di gara pubblicato dalla Fondazione Universitaria. A nulla sono valse le proteste dei lavoratori, il tentato suicidio di uno degli operatori della ditta e infinite polemiche che si sono protratte in tutto il mondo accademico. Inutile l'intermediazione del Rettore Aurelio Tommasetti in una vicenda che di riflesso tocca ogni livello dell'Ateneo. Come dichiarato dai sindacati, i contratti non sono stati redatti secondo "passaggio di cantiere", ovvero conservando le precedenti clausole, come avvenuto negli anni passati con la Fisciano Sviluppo. I nuovi termini prevedono infatti nuovi contratti a tempo indeterminato, non più multiservizi ma di cooperativa, che prevedono un mese di prova, un costo orario inferiore con l'abbassamento del monte ore settimanale, un depotenziamento delle tutele lavorative, la perdita dell'anzianità forfettaria e un prolungamento di 4 anni per gli scatti di anzianità, anche per i dipendenti che da molti anni svolgono la medesima mansione. Non sono mancati i pianti, tanti tra i lavoratori che nella giornata di venerdì sono stati costretti a firmare sotto il becero ricatto "Chi non firma da lunedì è fuori".