Fisciano. "Cari colleghi e care colleghe, la nostra realtà lavorativa la conoscete fin troppo bene visto che la viviamo sulla nostra pelle tutti i giorni. Sappiamo bene tutti che, tramite l'opera della Fondazione Unisa, le responsabilità sono tutte dell'Università di Salerno. Grazie al loro "disinteresse" nei fatti ci hanno creato danni economici, danni sui contributi previdenziali, danni di vita e di usura fisica visto che con il dimezzamento delle ore siamo costretti a lavorare con ritmi forsennati e non sostenibili". Lo scrivono i lavoratori addetti alle pulizie di Unisa. "Oltre a ciò bisogna anche considerare i danni che avranno tutti quelli che vivono l'università: gli studenti, i professori, gli impiegati e lo stesso Rettore. Gli ambienti per "forza di cose" non saranno mai perfettamente puliti né igienizzati. E ci saranno danni per l'intera collettività che paga le tasse visto il cattivo uso della spesa pubblica. Non a caso sull'appalto ci sono già esposti alla Procura e ricorsi di altre imprese sull'esito stesso del bando. E noi stessi nella nostra assemblea dello scorso 9 Settembre abbiamo avanzato pubblicamente numerosi dubbi e perplessità sull'intero iter del bando. Prima o poi i vari organi dello Stato (l'ispettorato del lavoro è già all'opera con sanzioni) completeranno la loro azione e tireranno le "somme" e chi dovrà pagare pagherà. Ma i loro tempi non sono compatibili con i nostri tempi di vita. Ed è per questo che ci stiamo organizzando e le nostre azioni non sono che all'inizio. Vi proponiamo nell'immediato due obiettivi immediati. Il primo. Alcune decine di noi hanno già dato mandato ad avvocati di loro fiducia. Vogliamo creare le condizioni affinchè tra loro ci sia collaborazione e una strategia comune affinchè ci sia anche per quanto riguarda la Fondazione Unisa un loro coinvolgimento per il riconoscimento dei danni che abbiamo ricevuto fino ad oggi. Anche per tale motivo abbiamo una nostra email che è This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. Il secondo obiettivo, che è a nostro avviso il più importante, è quello di costruire una unità di azione forte, convinta ed efficace. Lo diciamo subito proprio per evitare equivoci. Non siamo contro il sindacato, non siamo né vogliamo essere strumento di guerra tra sindacati. Vogliamo solo creare una nostra coralità di intenti e nostre azioni di lotta collettiva (lo stesso sindacato ne avrà giovamento). Ed è per questo che abbiamo già costruito uno specifico gruppo su Facebook. Uno spazio di confronto e discussione tra noi e con le altre componenti dell'università. In tempi rapidi costruiremo una ulteriore assemblea proprio per formalizzare un nostro coordinamento operativo e rappresentativo di tutti noi. Quindi, care colleghe e colleghi di lavoro e di lotta, bandiamo le divisioni personali e le chiacchiere e, tutti insieme, riprendiamoci i nostri diritti e la nostra dignità e combattiamo duramente ogni forma di umiliazione messa in atto dalla nuova società".