Salerno. La partita contro lo Spezia ha fatto emergere luci ed ombre tra gli umori dei tifosi della Salernitana. In rete, nei forum tematici ma soprattutto sui vari social come Facebook e Twitter, sono tante le opinioni e le idee del tifo granata. Dopo un clima di grande esaltazione grazie alla roboante vittoria per 3-1 contro l'Avellino, l'entusiasmo tra i tifosi ha subito una parabola discendente, fino a raggiungere un livello di scoramento abbastanza diffuso; in meno di un mese è stato repentino il cambio d'umore nel web. "Salernitana propositiva anche se concede qualcosa all'avversario, finalmente il bel gioco!" scrive Fabio De M. su Fb dopo i tre punti ottenuti contro l'Avellino, seguito all'unisono da Daniele P.:"Sublimi" e da Claudio P., che rendeva merito a Torrente per quanto visto in campo: "Il merito è del mister". E c'era chi già proiettava la Salernitana nelle zone alte della classifica, gli stessi che una settimana dopo, il 13 settembre, dopo il 2-2 al Rigamonti di Brescia, hanno iniziato a pensare che i granata fossero invece da metà piazzamento, come Pietro G., che invocava rinforzi in porta ed a centrocampo: "Urge un portiere ed un centrocampista, senza non andremo lontano" o come ha scritto Wladimiro G.: "Non avevano appetito di vittoria, la squadra non è completa e non siamo all'altezza dei playoff" e critiche anche per l'allenatore: "Torrente non ha letto bene la partita" scriveva Andrea Q., oppure Massimiliano P. che affermava: "Siamo Gabionetta dipendenti, i terzini non sono da B, mancano dei centrocampisti". Dopo il ko interno con lo Spezia, c'è chi addirittura rimpiange i giocatori ceduti, reputati più all'altezza della situazione rispetto a quelli presenti oggi in rosa, come ha scritto Pasquale A.: "Gori, Calil, Negro e Favasuli, che pazzia averli mandati via!" o chi è critico, come Vincenzo C.: "Verrebbe la voglia di dire che questa Salernitana non ha testa né Coda", facendo chiaro riferimento alla scarsa vena realizzativa dell'ex Parma. "Possiamo lottare solo per non retrocedere" è il commento di Carmine A., ma c'è anche chi mantiene un equilibrio nel giudizio, come Andrea T.: "Non eravamo fenomeni prima e non siamo scarsi adesso, la squadra c'è e bisogna dare tempo ai ragazzi ed all'allenatore" o chi come Maurizio Giovanni Di L. afferma che "a Salerno ci sono troppi allenatori". Insomma, il tifoso è così: basta poco per eccitarsi e poco per buttarsi giù. Non è certo una novità.
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