Salerno. Claudio Lotito si presenta in sala stampa e si dice soddisfatto a metà per la vittoria della sua Salernitana contro la Ternana: "Sono contento per i tre punti ma abbiamo sofferto troppo nel primo tempo, eravamo poco aggressivi. Le espulsioni? E' un aspetto su cui la società sta pensando quali provvedimenti prendere. Le ammonizioni di oggi sono legittime, ma rimanere in 10 ha penalizzato la squadra. Questa è una riflessione da fare e la componente tecnica la sta facendo. Siamo scesi in campo con un atteggiamento troppo timoroso e prudente, bisogna giocare più con la testa e meno con il fisico. Il portiere? La società non decide nulla, il mister ha piena libertà sulle scelte. Terracciano è un portiere di esperienza, Strakosha è un predestinato con il padre che faceva il portiere; ha sempre fatto il terzo alla Lazio senza mai giocare e ora deve metabolizzare questo ambiente e questo pubblico. L'allenatore sceglie in piena autonomia; abbiamo due punte, Eusepi e Coda che mi auguro acquisti quella condizione che ha avuto in passato. Gabionetta è un valore aggiunto. Se può giocare in serie A? Non lo so, qui fa la differenza, forse in Serie A no. Questa squadra è stata allestita all'ultimo momento ed ha bisogno di tempi di metabolizzazione, manca anche Nalini che è un altro giocatore che può fare la differenza. Abbiamo vinto anche oggi in 10 perché siamo una squadra di carattere e, fatta eccezione per la partita contro lo Spezia, nel DNA di questa rosa c'è un forte agonismo e spirito di sacrificio. La squadra deve essere trascinata dal pubblico". Ed infatti arriva la bacchettata ai tifosi salernitani: "E' interesse di tutti che la gente sia numerosa allo stadio, altrimenti si attenuano gli stimoli per la squadra. La società ha messo in campo tutte le iniziative utili, se le persone vengono allo stadio aiutano a mantenere la tensione alta. Con l'Avellino i tifosi sono stati il dodicesimo uomo in campo. Salernitana in A? Oggi la società è mia e di Mezzaroma ma se dovesse essere promossa, io non potrei essere qui però questo non vieta la presenza di mio cognato".
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