Salerno. L'emergenza difesa non lascia tregua a Torrente. Un reparto continuamente falcidiato dagli infortuni ha fatto sì che la società pescasse nel mercato degli svincolati per tamponare questa emorragia e così la Salernitana ha trovato, nella serata di ieri, l'accordo con il difensore classe '87 Alessandro Bernardini, assicurandosi le prestazioni del calciatore per l'attuale stagione sportiva con opzione di rinnovo. "Ringrazio innanzitutto la Proprietà nelle persone di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, i quali mi hanno dato la possibilità di approdare in una piazza importante come Salerno", le prime parole in granata di Bernardini. "Per me oggi rappresenta la fine di un incubo" - ha aggiunto il neo difensore granata - "Ho vissuto mesi di grande angoscia. Essere chiamato in causa su cose e fatti che non fanno parte dell'educazione che mi hanno dato i miei genitori ti segnano profondamente, però è altrettanto vero che esiste sempre una giustizia che ha fatto emergere le mie qualità morali e umane. Da oggi questa nefasta vicenda rappresenta per me soltanto un brutto ricordo e non vedo l'ora di dare il mio contributo alla Salernitana, una Società che da sempre ho stimato a distanza per calore e passione". Sì, perché il 28enne è rimasto senza squadra dopo essere stato vicino all'approdo al Novara lo scorso agosto ma i piemontesi, a quanto pare, decisero di non puntare sull'ex Livorno poiché coinvolto nell'inchiesta delle combine che ha trascinato il Catania in Lega Pro. Lanciato da Sannino a Varese e approdato nel 2013-2014 al Chievo Verona, collezionando 13 presenze, adesso il difensore originario di Campobasso è pronto a sposare la causa granata.
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