
Salerno. Diciassette anni dopo il dolore resta indelebile. Il 24 maggio è una cicatrice aperta nel cuore di tutti i salernitani e non solo. Enzo, Simone, Ciro e Peppe sono i nomi dei quattro tifosi che persero la vita durante il viaggio di ritorno su quel maledetto treno che da Piacenza rientrava nella città d'Arechi. Dopo l'1-1 che condannò la Salernitana alla retrocessione in cadetteria dopo la storica promozione in A, una tragedia ben più grave condannò la vita di quattro tifosi innamorati della squadra granata. Prima del rientro a Salerno, sotto la galleria Santa Lucia, un incendio divampò in due zone della carrozza in cui erano presenti i quattro ragazzi. Simone Vitale, giocatore di pallanuoto che ha svolto servizio presso i Vigili del Fuoco, si è 'tuffato' nelle fiamme per salvare quante più persone possibili ma non è riuscito a sottrarre alla morte Enzo Lioi, Ciro Alfieri, Giuseppe Diodato e se stesso. Una pagina crudele del libro granata che non va dimenticata. Questa mattina, infatti, il team manager Salvatore Avallone, insieme al consigliere comunale delegato allo sport Petillo ed ai rappresentanti della tifoseria granata, si è recato sul cimitero per rendere omaggio ai quattro tifosi scomparsi prematuramente. La Salernitana ha preparato, per ognuno di loro, un gagliardetto con una maglia personalizzata. Infine, la delegazione ha fatto visita anche alla tomba di Carmine Rinaldi, alias 'Il Siberiano', storico ultrà granata a cui la Sud ha intitolato la propria curva.