
Salerno. La stagione si è conclusa con la vittoria del play-out e con la Salernitana che è riuscita a salvarsi in extremis. Il bicchiere può essere mezzo pieno, in fin dei conti, per Marco Mezzaroma anche se non risparmia qualche frecciata alla tifoseria granata che non ha mai smesso di contestare il lavoro svolto dalla società: "Le critiche sono un po' ingenerose, la stagione è stata tormentata e neanche io sono contento di aver dovuto soffrire così. I tifosi possono protestare in maniera civile e per me va bene, poi bisogna analizzare le cose a mente fredda. Ad inizio stagione non pensavamo di fare un campionato del genere, sono stati fatti degli errori che non vogliamo ricomettere l'anno prossimo, valuteremo il tutto insieme allo staff. Salviamo, però, un gruppo che ha sempre dato il massimo e che con l'organico al completo ha anche offerto delle prestazioni incoraggianti e positive, il finale di stagione è solo da elogiare. Non ho problemi nell'ammettere i nostri errori ma anche l'ambiente, a volte, dovrebbe aspettare prima di lasciarsi andare a certe valutazioni; ricordo che Coda e Sciaudone sono stati criticati aspramente dai tifosi. Nessuno ci ha imposto di dover stare a Salerno, se l'ambiente ritiene Lotito e Mezzaroma di troppo per noi va bene. Non sono abiutato ad essere ospite in casa di chi non mi vuole. La salvezza all'ultimo respiro? Se s'infortunano i quattro centrali non puoi fare molto, bisogna essere oggettivi e ricordare tutto. Menichini? Valuteremo, ad inizio stagione abbiamo fatto le nostre valutazioni che poi abbiamo cambiato in corso d'opera. Il Lanciano senza penalizzazione sarebbe salvo? Le società di calcio sono un'azienda, se vengono commessi degli errori è giusto che si paghino. L'obiettivo era mantenere la categoria, ci siamo riusciti anche se in maniere turbolenta e cercheremo di ripartire da qui evitando gli sbagli fatti in passato. Non siamo contenti dell'annata, qualche volta la fiducia mi è mancata, cosa che non è accadauta al ds Fabiani che ci ha sempre creduto. Ho solo un po' di amarezza per la contestazione ma fa parte dell'ambiente. A Salerno c'è una simbiosi unica tra l'essere tifoso e l'essere salernitano, è incredibile di come i cittadini si identificano nella propria squadra del cuore, è un fenomeno da studiare a livello sociologico. Frequento i social e questa passione la si legge ovunque. La Serie A come Carpi e Crotone? Io non faccio proclami, l'obiettivo quest'anno era di mantenere la categoria. L'intento, adesso, è quello di migliorarci".