Lille. Italia già qualificata agli ottavi di finale (dovrà vedersela con la Spagna, ndr) e perciò la sfida di questa sera con l'Irlanda non avrà ripercussioni sul primo posto del girone. Tutti d'accordo, tranne il c.t. Antonio Conte.
No a titolari e riserve. Guai a pronunciare queste parole al nostro selezionatore che in conferenza stampa ha rimarcato l'importanza del gruppo alzando la voce: "L'Italia è una, ci sono 23 giocatori che fanno parte di una sola squadra e che stanno dando tutto per fare bene". Comunque sia, ampio turnover tra le file azzurre; da sette a nove i cambi ipotizzati, iniziando dalla porta: Gigi Buffon, per un lieve attacco febbrile, resterà a riposo, al suo posto c'è Salvatore Sirigu. In difesa spazio ad Ogbonna che comporrà il reparto insieme a Barzagli e (sorpresa!) Bonucci. Bernardeschi e De Sciglio sulle fasce di centrocampo con Thiago Motta, Sturaro e Florenzi in mezzo ed in attacco ritorna la prima coppia dell'era 'contiana': Immobile - Zaza.
Bonucci sì, Bonucci no. E' il tormentone che divide giornalisti e tifosi. Bonucci è diffidato e rappresenta un elemento imprescindibile di questa Nazionale, colonna portante della difesa - forse più di Chiellini - anche per la sua bravura nel giocare il pallone (lancio per Giaccherini contro il Belgio docet, ndr). Perché rischiarlo in una partita che ai fini della qualificazione non conta nulla? Un'ammonizione potrebbe costare chiaro, costringendolo a saltare gli ottavi con la Spagna. Dal canto suo Conte aveva provato Darmian centrale ma non ha ricevuto le risposte che sperava. E poi, l'ormai prossimo allenatore del Chelsea ha un solo chiodo fisso in testa, la vittoria. Vincere tutte e tre le partite del girone significherebbe mandare un messaggio chiaro a tutto il torneo: l'Italia c'è ed è affamata.
E l'Irlanda? Le proverà tutte per battere l'Italia e sperare di essere ripescata tra le migliori terze. Dopo il 2012, i folletti verdi sono ricapitati nel girone degli Azzurri. Durante la qualificazione ad Euro 2016 si sono presentati come una squadra tosta, combattiva e piena di risorse: il playoff contro la Bosnia ne è la prova.
Come gioca. Il commissario tecnico O' Neil ha trovato la quadratura del cerchio schierando i suoi con un 4-4-2 a rombo e la strategia si è rivelata giusta nella partita con la Svezia terminata 1-1. Dopo un modulo più difensivista per contenere il Beglio (perdendo comunque 3-0), è probabile che l'Irlanda torni a giocare con le due punte.
Un bel ricordo irlandese. Era la Coppa del Mondo del 1994 e l'Irlanda vinse 1-0 contro l'Italia nella fase a gironi della manifestazione. Roy Keane, attuale assistente del c.t., era in campo in quella partita e spera di nuovo nell'impresa.