di Chiara Napoli
di Chiara Napoli
Uno di questi prestanome, Marcello Consalvi, un tempo anonimo ragioniere, si ritrova ad occupare uno splendido appartamento del ghetto ebraico di Roma che appartiene al suo padrone. Intanto passano tredici anni, Consalvi e la moglie ormai abituatisi al loro nuovo status sociale non si aspettano il ritorno del vecchio ebreo il quale bussa alla porta di casa per riprenderne possesso. I due coniugi, disperati, non intendono restituire la casa e vi si barricano all’interno per riflettere sul da farsi. Dopo diversi giorni, durante i quali il vecchio continua incessantemente a bussare alla porta dei Consalvi, i due arrivano alla soluzione:sbarazzarsi dell’anziano proprietario dell’immobile, quindi ucciderlo. Marcello lo colpisce alla testa e lo ammazza, dopodichè i due nascondono il corpo in un tappeto. Durante l’occultamento del cadavere si sente nuovamente bussare alla porta: è la loro figlia, Elena ,che è appena rientrata dal viaggio di nozze, ma per i due è sempre il vecchio: questa è la loro condanna. Chiara Napoli