Salerno. Si è svolta questa mattina, nella Sala Conferenze del Museo Diocesano di Salerno, la presentazione dell'ultima fatica letteraria di Dorotea Memoli Apicella: "Io, Trotula: Storia di una leggendaria scienziata medievale". Ad aprire i lavori il senatore Alfonso Andria che ha ringraziato i presenti per la grande adesione all'incontro ma soprattutto ha espresso il proprio compiacimento per le interessanti attività proposte dall'associazione culturale Adorea. Ha poi preso la parola la dottoressa Vittoria Bonani, presidente di Adorea: "C'è grande emozione da parte mia per questa giornata interamente dedicata alla figura di Trotula de Ruggiero perché abbiamo atteso anni prima che questo lavoro letterario fosse ultimato. Non mi aspettavo francamente una tale adesione da parte dei salernitani e ciò mi lusinga non poco; il libro di Dorotea Memoli è un lavoro che amo definire "forte ed encomiabile" perché la protagonista del libro è una donna eccezionale che ha segnato profondamente non solo la storia della nostra città ma di tutta l'Europa. Il ruolo della donna, particolarmente nel Medioevo - ha proseguito la dottoressa Bonani - non era affatto così scontato e proprio per questo motivo Trotula ci appare ancora più straordinaria, oso dire che questo libro si configura come un ricongiungimento tra il passato ed il presente e non avremmo potuto avere quest'oggi interprete più adatta di Monica Guerritore che leggerà alcuni dei passi fondamentali dell'opera". Breve ma significativo l'intervento di Tommaso Avagliano, rappresentate della casa editrice Marlin il quale si è detto "inizialmente diffidente per la proposta letteraria della signora Memoli ma quando ho avuto modo di leggere alcuni passi mi sono subito ricreduto. Questo romanzo - ha sottolineato Avagliano - è ricco di spunti e denota una conoscenza non così scontata del periodo storico trattato; il personaggio di Trotula finisce addirittura per identificarsi con l'autrice. Alcuni degli episodi narrati sono veri, altri ideati ma l'architettura complessiva dell'opera è solida ed è per me un grande onore aver pubblicato un libro di tale portata". A prendere poi la parola è stata la professoressa Amalia Galdi, docente di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Salerno: "Lo stile dell'autrice può essere definito eccezionale in quanto si ha la netta impressione di vivere ciò che viene narrato nel libro. Dorotea Memoli ha scelto di collocare Trotula nell'XI secolo e la decisione non è causale: quel periodo per Salerno fu fondamentale in quanto terminò la dominazione longobarda ed ebbe inizio quella normanna. La città, a quell'epoca, era multietnica ed in essa confluivano diverse realtà che influenzarono senza dubbio Trotula ed i suoi studi medici; nel libro sono numerosi i personaggi storici che ruotano attorno alla protagonista, come Roberto il Guiscardo ma anche la stessa principessa Sichelgaita e Alfano I che addirittura osò definire la Salerno di quel periodo come "più splendida di Roma". Le conoscenze mediche di Trotula spaziarono dalla ginecologia alla cosmetica non tralasciando però gli studi chirurgici e quelli sulla sessualità femminile; segnalo inoltre - ha concluso la professoressa Galdi - il ricco apparato iconografico presente nel libro in cui sono rappresentati numerosi luoghi della città di Salerno ben noti all'autrice oltre ad una serie di raffigurazioni di erbe provenienti dalla ricca collezione di Bernardo Altieri". Monica Guerritore, magnifica rappresentante del teatro italiano, ha poi letto alcuni passi significativi del libro mostrando grande interesse per la storia di Trotula de Ruggiero e per la straordinaria modernità del suo personaggio e accogliendo, con sincero entusiasmo, la proposta di Vittoria Bonani di realizzare la versione audio del libro magari proprio con la voce della Guerritore. L'incontro si è poi concluso con il dono a Monica Guerritore di una penna Hippocratica Civitas in argento e con le battute finali dell'autrice: "Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo libro e soprattutto Vittoria Bonani che ha creduto nel progetto insieme all'editore Avagliano. Un grazie va anche all'artista Pasquale Avallone che ha realizzato il dipinto di Trotula che abbiamo scelto come copertina del libro: l'analisi di questa donna medico, la cui storia è controversa perché la sua esistenza è comunque avvolta nel mistero, mi ha impegnata per anni in modo quasi ossessivo; ho studiato i suoi scritti e li ho meditati fino a quando ho visto il volto di Trotula materializzarsi dinanzi ai miei occhi ed ho compreso la sua essenza, ciò che ruotava attorno a lei e la sua comunione con la natura ed il suo Creatore". Notevole l'apprezzamento da parte di tutti i presenti per la figura straordinaria di una rappresentante cardine della Scuola Medica Salernitana e per la sensibilità mostrata dall'associazione Adorea nel preservare e tramandare l'esperienza culturale della città di Salerno. Trotula rivive ancora oggi e poco importa se fu una donna in carne ed ossa o solo una figura leggendaria tramandata nei secoli: ella è sinonimo di quella emancipazione femminile perseguita da sempre e che tuttora rivela la sua sconcertante modernità.
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