Salerno. Venerdì 19 dicembre alle ore 18,30, presso la Libreria Guida in Corso Garibaldi a Salerno, si terrà la presentazione del libro di Nicola Vacca "Sguardi dal Novecento" (Galaad edizioni). Interverranno Paolo Fiore e Antonio Iannone. Sarà presente l'autore. Un Novecento non griffato e completamente da riscoprire e da rivalutare attraverso venti sguardi di scrittori non allineati che non si sono sporcati le mani con le ideologie e hanno sempre anteposto il loro pensiero libertario ai compromessi servili. "Sguardi dal novecento" di Nicola Vacca è un libro necessario. L' autore raccoglie in questo piccolo saggio gli "eretici" del secolo scorso componendo per ognuno di loro un ritratto breve ma profondo. E' una sorta di mappa, un'antologia di input per chiunque volesse dare uno sguardo indietro e capire come sono andate certe cose e perché sono andate in quel verso - che non fanno molto onore alla intellighenzia di quella sinistra italiana che continua ancora oggi nel suo percorso di totale smantellamento di una cultura che possa essere onesta, trasparente e disinteressata. "Il nostro è un paese di consorterie e marchettari di professione. Lo è sempre stato. Prima venivano messe all'indice tutte quelle opere che non fossero in linea con l'ortodossia comunista, oggi al contrario mandano avanti scrittori le cui opere sono a tutti gli effetti dei prolungamenti cartacei di programmi televisivi di pessimo gusto e privi del benché minimo contenuto. L'ho già ammesso una volta e non ho alcun problema ad ammetterlo ancora. Chi se ne frega se il peccato di ignoranza può tagliarmi le gambe in un paese in cui l'unico valore di un intellettuale di successo è quello "paninaro" dell'apparenza. Io leggendo questo libro ho imparato cose che ignoravo. Non conoscevo la storia del poeta Edgardo Marani. Diciamocelo subito, era fascista. Ma io che credo fermamente nei valori della democrazia, non posso accettare che questo poeta sia stato assassinato e gettato in una fossa comune e che solo di recente sia venuta fuori la sua storia che non ha nulla a che invidiare in termini di "disumanità" alla Notte delle Matite Spezzate. Ma altre vittime di questa censura culturale che non posso che definire medievale sono stati Giorgio Bassani, Carlo Cassola e lo stesso Calvino quando cercò di parlare della resistenza in termini diversi da quelli imposti dalla propaganda di partito. E che dire delle bellissime pagine che Nicola Vacca dedica ad Alda Merini, Rocco Scotellaro, Mario Luzi? Dicevo, questo di Nicola Vacca è un libro necessario, che deve essere presente tra i nostri libri, a casa nostra. E nelle nostre teste. Le ultime quattro pagine sono un attacco diretto agli attuali detentori del potere culturale, con tanto di nome e cognome! Non ne voglio parlare perché è un finale che dovete scoprire da soli".
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