Napoli. La lunga intervista settimanale del Governatore De Luca si è aperta affrontando la delicata questione che interessa l'ex Sindaco di Roma Ignazio Marino: "Le dimissioni di Marino rappresentano una vicenda alquanto triste ma c'è da dire che la sua figura come primo cittadino era diventata patetica. Ha commesso errori sconcertanti - ha sottolineato De Luca - e ciò che davvero lascia l'amaro in bocca è che la Capitale sia rimasta orfana del sindaco alla vigilia del Giubileo perché si rischia un'amplificazione sul piano mondiale. La professionalità e l'esperienza, anche in politica, non si improvvisano, Marino non possedeva tali qualità e questo è venuto fuori. Anche i suoi viaggi negli Usa a soli due mesi dall'inizio del Giubileo hanno lasciato tutti sconcertanti, persino un Pontefice mite come Papa Francesco ha dichiarato di non averlo invitato durante il suo viaggio negli Stati Uniti ed è stato davvero imbarazzante. Purtroppo Marino non ha dato una bella immagine né per l'efficienza, né per il rigore e tantomeno per la sobrietà del comportamento e a pagarne il prezzo sarà l'Italia". Archiviato questo argomento, De Luca si è concentrato sulle sorti della sanità campana: "Con la legge finanziaria si taglieranno altri due miliardi per il settore sanitario, inoltre sussiste il problema delle province. L'atteggiamento del governo centrale è il solito e consiste nello scaricare sui comuni e sulle regioni le responsabilità; entro fine mese bisognerà attuare la ridefinizione delle funzioni delle province ma il resto del personale dove andrà? Intanto - ha proseguito il Presidente - abbiamo sostituito i direttori generali in scadenza ed ora procediamo con quelli che avevano la responsabilità di commissari: lo faccio presente in quanto mi arrivano molte segnalazioni, potete stare tranquilli perché attueremo una rivoluzione anche nelle Asl ma ci vuole tempo visto che i problemi ereditati sono innumerevoli". Al termine del suo intervento De Luca ha anche parlato dei nuovi Fondi Europei, quelli del quinquennio 2015 - 2020: "La nostra regione non ha ancora il Por, ossia i Programma Operativo Regionale, pertanto non possiamo utilizzare i Fondi Europei. Prima dovremo risolvere la questione e poi potremo affrontare le difficoltà del settore sanitario e dei trasporti. Alcuni giorni fa ho avuto un incontro con l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, ed egli mi ha giustamente ricordato che, come Regione, abbiamo un debito sotto i 200 milioni di euro relativo al servizio su ferro del 2013. All'epoca il debito non fu pagato dalla Giunta regionale a causa di un contenzioso in atto tra la Regione e le Ferrovie; inoltre, ci sono anche i residui di un indebitamento che ammonta a circa 50 milioni di euro: si tratta di debiti fuori bilancio quindi, data la situazione attuale, dovremo almeno mettere su carta alcuni impegni prima di chiedere nuovi treni per la Campania".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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