
Napoli. La notizia che nessuno voleva. Un dolore forte. Salvatore Amatrudo si è spento nella notte a Genova, lottando contro un male incurabile, che negli ultimi mesi gli aveva concesso anche una falsa speranza di ripresa, ma che a 51 anni ha deciso di spazzare via la sua intensa vita calcistica. Il presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc Campania ha perso la sua partita più difficile, ma se n'è andato come sempre da vincitore, con orgoglio e dignità, con il suo sorriso, con il suo modo di sdrammatizzare anche nelle situazioni più dure, come quella che l'ha portato ad affrontare una malattia che inesorabilmente avanzava, nonostante le cure. Non c'è stato nulla da fare contro la leucemia che in pochi mesi l'ha strappato dal suo mondo, costringendolo a lunghe ed inutili cure. Nei giorni scorsi era stato anche provato un trapianto di midollo osseo, ma non aveva dato gli effetti sperati. Amatrudo dal 2002 guidava il movimento giovanile in Campania, lavorando a stretto contatto con il presidente Colonna e con il segretario Pastore, che affranto ha appreso la notizia della morte di un dirigente che stimava e con il quale era legato da profonda amicizia. Tante le iniziative sotto la sua presidenza, che con la modifica dello statuto l'aveva trasformato in coordinatore, ma in sostanza il ruolo era sempre lo stesso. Iniziative rivolte al sociale, allo sviluppo, alla crescita non solo calcistica dei giovani e dei dirigenti delle società. Il professor Amatrudo non ha potuto compiere il suo percorso, ha fatto tantissime cose, ma la vita ha deciso di interromperlo nelle prime ore del 24 ottobre. Non lascia solo il vuoto, ma un senso di tristezza e scoramento che lui, con la sua ironia, avrebbe saputo descrivere.
FONTE: Resport.it