di Antonio Scafuro
Quel che doveva essere, sarà! Così è possibile sintetizzare minimamente la storia calcistica della Sanseverinese, negli ultimi dieci anni. La blasonata compagine di Mercato S.Severino, disputerà finalmente il torneo di Eccellenza nella prossima stagione 2010/11, merito indiscusso dell´attuale dirigenza, che con notevoli sforzi, innanzitutto economici, ma anche organizzativi e tecnici è riuscita nell´impresa di far disputare alla Sanseverinese il massimo torneo calcistico della regione Campania, per dare così ulteriore lustro alla cittadina, capofila della Valle dell´Irno, oramai conosciuta in tutta l´Italia.
Al presidente Crescenzo Sellitto, ai due vice-presidenti Isidoro Fasolino e Gennaro Pierri, e al D.G. Giuseppe Quaranta, va tutta la gratitudine degli sportivi e dei tifosi della Sanseverinese, che in questi lunghi anni hanno sofferto e patito le vicissitudini della amata compagine biancazzurra, e sperano che finalmente, questa dirigenza, già dimostratasi capace e volenterosa, possa far fare finalmente il salto di qualità che ora ci si aspetta.
Il ricordo però corre a quella stagione 2001/02, con il compianto patron Carmine D´Auria al timone, in cui si combattè sino alla fine e sul terreno di gioco si vinse il campionato, ma il risultato del campo, fu incredibilmente ribaltato da una sentenza della Federazione, che inspiegabilmente premiò altre società . Per chi visse quella stagione in prima persona, il pensiero va al presidente D´Auria, da pochi anni scomparso, che allestì una squadra di livello eccelso e che sino alla fine si battè per avere la dovuta promozione il sede federale, poi il pensiero corre subito al quel 20 marzo 2002, alla sfida decisiva al "Superga", fra la Sanseverinese capolista, e il Baronissi che la tallonava ad una sola lunghezza, ai preparativi dei giorni prima per allestire coreografie e tifo, alla gara giocata sul campo, che fu funestata dal riprovevole episodio in fase di riscaldamento che condizionò poi l´esito della stagione, al pubblico presente, quasi cinquemila persone, che straripavano dalla tribuna e riempivano ogni dove del "Superga", assiepati anche sui muri perimetrali, al 2 a 2 , maturato sul campo frutto di una gara giocata a viso aperto dalle due contendenti. Obbligatorio citare poi i nomi di quella rosa fantastica, fra le migliori che abbiamo mai vestito la casacca biancazzurra, a cominciare da Ciccio Tudisco, bandiera della Salernitana che chiuse la sua carriera calcistica proprio alla Sanseverinese, e che da qui intraprese la carriera di allenatore, con risultati rilevanti, non ultimo il campionato vinto la passata stagione con il Nola, al capitano Giuseppe Quaranta, autentica cerniera fra quel recente passato e l´attuale presente, al bomber Peppe Mallardo, il cui nome allieta ancora i tifosi, che seguono le sue gesta in serie D, al guerriero Tonino Iannone, e poi Rino Romagnoli, Gianni Lanzara, i fratelli Albano, Marrone, Capriolo, Pippo Apicella, i portieri D´Auria, Di Filippo, Chiarazza e Giarletta, e ancora i fratelli Canneva, Rocco Fiume, Peppe De Filippo e i giovani Diego Sellitto, Massimo De Dominicis e Gerardo De Filippo, senza dimenticare il mister di quella storica rosa, Alfredo Arnone, attuale secondo di Ciccio Tudisco nel vittorioso Nola, ciò a significare il valore di quei calciatori, che chi più chi meno continua a calcare i campi della regione. Dopo quella storica stagione arrivò da Pontecagnano, Carmine Melella, un presidente che ha dato davvero tutto per la squadra, dimostrando un inatteso attaccamento per la maglia, nel suo biennio la Sanseverinese, ha sfiorato per ben due volte il salto di categoria, guidata da Emilio Longo in panchina, il vulcanico presidente Melella diede un impronta personale alla squadra e alla società , perseverando nel salto di categoria, che solo per sfortuna non avvenne. Dal 2004/05 ci fu il ritorno di Gerardo Sessa alla guida societaria, con una società volenterosa, nonostante i pochi mezzi economici riuscì ad allestire delle compagini giovani e competitive, con alla guida di Carmine Romano, poi il biennio con Orlando Guadagno presidente, con un campionato 2007/08 pieno di speranze, partendo con mister Ansalone in panchina, che tenne la squadra ai vertici del campionato fino a novembre, poi con le sue dimissioni, la conduzione fu affidata a mister Volpicelli che la condusse sino al termine in modo onorevole, la stagione successiva vede il ritorno di Ansalone in panchina, ma le capacità economiche di patron Guadagno si restringono, e una volta raggiunta la salvezza la squadra si autogestisce sino alla conclusione del campionato. Per poi passare alla storia recente, l´ultima stagione in cui subentra l´attuale dirigenza, che parte con i migliori propositi, ma che si rende conscia delle proprie capacità e possibilità , dopo aver cambiato il tecnico di inizio campionato Citro, con mister De Stefano, e vedendo che i risultati mancavano ad arrivare, si è deciso di far mettere al servizio della squadra la competenza, la capacità , ma soprattutto la passione che il D.G. Giuseppe Quaranta, era in grado di proporre, con una rapida manovra di mercato la rosa è stata quasi del tutto rinnovata, con innesti sicuramente di lusso per la categoria, e non ultimo l´arrivo di un tecnico capace e qualificato quale Vincenzo Simonelli, che a salvezza raggiunta è stato capace anche di risalire rapidamente in classifica. Ora si apre un´altra pagina di storia calcistica per Mercato S.Severino, l´augurio e che finalmente, questa dirigenza che si è già dimostrata illuminata e lungimirante riesca a costruire qualcosa di concreto intorno ad un progetto, che tutti gli sportivi e gli amanti della Sanseverinese si aspettano proficuo e duraturo.