
Riservato e schivo, nel suo temperamento altamente poetico, Elia Sellitto, "soffre e gioisce".
Ma il Poeta, poi, gioisce perché speranzoso, è certo che il mondo, alla fine, troverà i Valori sulla via retta.
Il mondo, infatti, non può, non deve tollerare questo stato di cose troppo negativo. Non si può avere "da festa di natura un cimitero...per l'insano gioco a morte dell'uomo".
Pensare, poi agire! Per evitare i continui misfatti.
Ma oggi c'è ancora chi pensa prima di agire?
L'onesto deve farlo...per ritrovare le sane radici del mondo.
Pure se "la gente/ in tanto frastuono/ non sente più niente/...è cieca di dolore. / Smarrita e confusa/ ha ...: perso ogni fede".
Il mondo, purtroppo, è spettacolo orrendo, inumano; arma le mani di mamme scellerate contro i figli; arma ingrati figli contro i genitori e tutti uccidono sempre "soltanto per potere".
Ma si può essere totalmente ciechi e non vedere?
Si può campare senza vivere?
No, non si può restare indifferenti, ignavi...
Il poeta allora insorge con la sua poesia che è fascinoso senso del diletto, ma unica realtà eterna che, con il trionfo della luce, del calore, dell'energia, della speranza, eleva lo spirito dell'uomo fino a Dio.
La purezza è il superlativo della bontà e del senso morale, per questo il poeta, uomo puro, con il suo lirismo, persegue e riporta la verità , cioè i Valori, quella parte nobile e pura che è in noi.
L'uomo buono non deve arrendersi e il poeta è uomo buono pur sapendo che tutto è da rifare. Il mondo dovrà diventare festa onesta, un paradiso!
Basterà vivere con amore e con il rispetto per tutto e per tutti, senza presunzioni, senza invidie, senza egoismi...restando antichi, vivendo "un'era più virtuosa/ onde invertire il corso delle cose/ ".
Questo il senso de LA SFIDA di Elia Sellitto per le Edizioni Il Grappolo, con prefazione di Francesco d'Episcopo. Un'opera poetica certamente autentica, proprio come autentico e viscerale il lirismo di Elia Sellitto.