Instancabile e fiero, violento e passionale, con il patriottico senso del dovere e dell'onore, camminando alla luce del Vangelo del suo cuore, il farmacista-poeta combatte chiunque non si curi del passato lasciando che i "morti" seppelliscano i loro morti e combatte altresì l'impudenza con il sarcasmo e la sfrontata ribalderia, la villanìa e l'insolenza, non sopportando mai che per la soavità dell'euro, arrivino al naso i fiati marci o la puzza dei piedi!
Ordine e autorità alla sua base perché non vi può essere democrazia senza autorità e senza ordine, per cui, mente liberissima e spregiudicata, chiara e ordinata, viva sorgente di idee, di giudizi, di impressioni, Francesco Paolo Samarelli afferma, con un lirismo schietto, con il suo verso fermo, netto, essenziale, morale, la sua indiscutibile sensibilità personale e politica perché riflessivo, ardente, deciso, accorato, energico, beffardo, scettico, simpatico, galante e passionale.
Diceva Gabriele D'Annunzio "È cosa dolce vivere obliando fuori della tempesta che ci affatica. Anche il mare selvaggio così diventa perla".
Non è così per Francesco Paolo Samarelli. Non potrebbe, non saprebbe vivere fuori dal mondo, obliando.
Anzi, vi si immerge a più non posso, con il suo cuore trasognante che palpita, con la sua gagliardìa descrittiva, con accenti assai cocenti.
E sognatore, scrive, solido nei contenuti, con animo pieno di ardore poetico, esprimendosi con slancio e fervore passionale, sui numerosi guasti prodotti dal tempo e dagli uomini, ai quali non sa perdonare!
E "VERSI", mi si creda, è proprio tutto questo.
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