
Il tutto, presso il salone di rappresentanza di palazzo S. Agostino.
“Un appuntamento importante sulla scia di Salvatore Valitutti – ha esordito la giornalista Concita De Luca, da tempo alla conduzione del Premio – un politico attento alle esigenze dei giovani.â€
Numerosi gli esponenti politici, istituzionali, religiosi, ma anche giornalisti e insegnanti, nonché giovani presenti: Gianni Iuliano, vicepresidente della Provincia; Raimondo Pasquino, rettore del locale ateneo; il cronista Franco Di Mare; l’arcivescovo, Gerardo Pierro, Matilde Romito, responsabile dei musei salernitani; Vittoria Bonani, responsabile della Biblioteca Provinciale di Salerno; don Arcangelo Giglio, parroco di S. Pietro in Camerellis in Salerno ed altre personalità .
L’organizzatore del Premio e direttore del Centro di Filologia e Pedagogia “Salvatore Valitutti†è stato Renato Cangiano.
Il primo intervento è stato il suo: “Un appuntamento di grande prestigio per gli studenti partecipanti, come lo è per le giovani generazioni la figura di Valitutti, anche per le qualità umane.â€
Dopo l’Inno di Mameli, realizzato dai ragazzi del coro del liceo classico “Tasso†(Salerno), guidato dalla professoressa Carmencita Sorice e al maestro Romeo Pepe, nonché gli intermezzi musicali dello stesso coro e della giovane violinista Federica Severini, Cangiano ha espresso solidarietà alla popolazione colpita dal recente terremoto in Abruzzo, mediante un “piccolo gestoâ€, attuato dal Centro Studi “Valituttiâ€: verranno infatti inviati duecentocinquanta volumi in diversi titoli, e in più si prevede l’erogazione di borse di studio per gli studenti abruzzesi.
Anche quest’anno molti elaborati all’attenzione della qualificata giuria, composta dal presidente Ambrogio Ietto e dal docente Francesco Battagliese.
Ecco l’opinione di Iuliano, che ha preso la parola per i saluti: “Il conterraneo Valitutti ci ha lasciato non solo scritti e libri, ma un esempio di vita, per il suo stile, lo spirito di servizio al territorio.â€
“Egli – sono queste le parole del vicepresidente Iuliano, candidato alle Europee – non era attaccato alla poltrona, credeva nei giovani, visti come il nostro futuro.â€
“In Europa – esprime Iuliano – molte nazioni sorpassano l’Italia per aver investito molto più di noi sulla formazione e sull’istruzione, e ciò è un danno. Dobbiamo investire risorse soprattutto al Sud.â€
“Salerno – ha proseguito Iuliano – è stato crocevia di mille culture, di scambi commerciali e culturali; perciò vi è necessità di un impegno concreto da rafforzare sui nostri ragazzi, anche tramite manifestazioni quali questa.â€
Per tale edizione della sezione “Giovani†vi sono state delle premiazioni non solo agli studenti, ma anche a tre personaggi della vita politica ed intellettuale salernitana: sono stati infatti chiamati a ricevere l’onorificenza il giornalista Franco Di Mare, il vescovo Pierro, il rettore Pasquino.
Don Arcangelo Giglio è intervenuto effettuando una disamina-riassunto su ciò che egli ha detto nei tre anni in cui è stato invitato al Premio “Giovaniâ€.
“Il lavoro è un diritto, ma anche un bene dell’uomo – ha espresso Giglio.
“Non è né punizione né maledizione – ha ribadito - e va onorato perché fonte di vita decorosa, anche se non bisogna idolatrarlo: il fine ultimo dell’umanità è Dio, quindi vi è necessità anche del riposo sabbatico, quale baluardo contro lo sfruttamento.â€
Don Arcangelo ha sottolineato l’importanza del lavoro cosiddetto “manualeâ€, affermando che anche Gesù non era che un carpentiere, ma ogni lavoro è creatività espressa dalla persona.
Don Giglio ha poi tracciato una (doverosa) differenziazione tra flessibilità e precariato; la prima consta di una preparazione solida, il secondo è una piaga, come lo è la non occupazione.
Il sacerdote ha poi citato “La rivoluzione giovanileâ€, opera del Valitutti.
Entrando più nel merito della premiazione, è stato chiamato a dare un contributo Pierro, che si è basato nel proprio discorso sui “valori dell’uomoâ€, sul “rispetto della vita ma anche della morteâ€.
Dopo l’esibizione – perfetta – della violinista tredicenne Federica Severini è stato premiato Pasquino.
La De Luca ha ricordato la kermesse “Unisaorientaâ€, svoltasi ad aprile presso il campus, manifestazione importante, seguita e – a quanto sembra – anche ben organizzata.
Il presidente della giuria Ietto ha chiesto la parola per esprimere i suoi concetti positivi sui lavori pervenuti e premiati, mettendone in risalto ed evidenziandone la vastità e la qualità dei campi di ricerca degli elaborati, che hanno coinvolto singoli studenti o gruppi o microgruppi, senza egocentrismo e ricchi di impegno.
L’intervento del Di Mare, terzo premiato in scaletta, è stato – anche a detta dei ragazzi presenti – il più sincero, calibrato, parco di parole ed efficace nella sua brevità ed incisività .
Il giornalista ha tracciato un amarcord dei suoi “valoriâ€, non “paroleâ€, ma espressioni di un “pesoâ€, di un “sensoâ€, come quelli della “culturaâ€.
Franco Di Mare ha poi trattato del suo mestiere di inviato di guerra, che voleva svolgere già da bambino, e della sua esperienza umana e religiosa a Sarajevo e nei Balcani.
Ed ecco il momento più atteso, il più agognato: si sono distinte tantissime scuole che hanno ricevuto (tutte) un attestato di partecipazione.
Tra i premiati più meritevoli: il liceo scientifico di Amalfi; l’istituto magistrale “De Filippis†di Cava dei Tirreni; l’istituto “Parmenide†di Roccadaspide; il liceo “Sensale†di Nocera Inferiore; l’Itc “Testaâ€, di Battipaglia; il “Tasso†di Salerno.
Premio speciale, assegnato quest’anno, all’istituto onnicomprensivo di Ravello-Scala, per un lavoro che ha interessato la castagna, prodotto tipico della zona, e il suo albero.
Poi la premiazione ufficiale, per entrare nel vivo: tra gli istituti segnalati vi erano il liceo scientifico “Manginoâ€, di Pagani; l’istituto tecnico “Valituttiâ€, di Roccadaspide; il classico “De Sanctis†di Salerno; il tecnico industriale “Focaccia†– sempre di Salerno – poi il classico “Vico†di Nocera inferiore e il liceo “Gatto†di Agropoli.
Primo istituto in assoluto: il “Lucrezioâ€, di Sarno, con un lavoro sul problema del “male†e della scelta dell’uomo, che ha mostrato maturità e rigore scientifico trattando di vari filosofi.
Secondo classificato è risultato il liceo classico “Galdi†di Cava dei Tirreni.
ANNA MARIA NOIA