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Progetto Malawi

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Category: Mondo Scuola
Di Annamaria Borrelli

Il MALAWI è un piccolo stato dell'Africa Orientale confinante a sud e ad est con il Monzambico, a nord con la Tanzania e ad ovest con lo Zambia.E' una della nazioni più densamente popolate dell'Africa subsahariana, conta 12 milioni di abitanti; il 90% della popolazione vive nelle zone rurali con un reddito pro capite che la pone al di al di sotto del livello di povertà. E' uno dei paesi più colpiti da HIV/AIDS. I più affetti da questa malattia sono giovani dagli 8 ai 15 anni e anche dai 14 ai 25 anni; quasi tutte le famiglie sono afflitte da questo male e non hanno mezzi nè risorse economiche per interessarsi dei bambini orfani.

Bisognerebbe procurare medicinali antiretrovirali (RVT) per bambini di meno di 2 anni, che possono essere recuperati totalmente. La sola speranza per loro è la chiesa che si impegna ad educare i giovani in modo che si possano prevenire le infezioni dall'HIV/AIDS, ad aiutare i bambini i cui genitori sono morti di AIDS a proseguire la loro istruzione primaria.

Don Alfonso Raimo, parroco in solidum della parrocchia dei SS. Martino e Quirico e presidente della associazione di volontariato “S.O.S. Infanzia Negata” con sede in Bolano di Fisciano, è il promotore  del progetto che si  propone di sostenere gli sforzi della diocesi di Dedza, che, con un mirato progetto pastorale tenta di salvare la vita a circa il 40% dei bambini affetti dall'HIV/AIDS. I bambini di meno di 2 anni possono essere recuperati totalmente. L’impegno della associazione tende a fornire mezzi economici e una adeguata strumentazione perché si possa garantire la sopravvivenza a un numero sempre maggiore di bambini che, oltre al già citato AIDS rischiano di non vedere la maggiore età per denutrizione, malaria ed altre malattie legate alla scarsa igiene e alle capricciose condizioni climatiche. In questo anno è stata inviata nel Malawi una ambulanza donata all’associazione dalla associazione di volontariato “La Solidarietà” di Fisciano.

A tal proposito P. Raimo nel suo ultimo viaggio ha condotto sul  posto un pediatra ed un radiologo per dare solidità scientifica all’impegno della associazione e per fornire una adeguata assistenza ai pochi medici che con grande sacrificio dirigono i vari centri medici. I nostri dottori hanno visitato piccoli presidi sanitari costruiti e seguiti dalla diocesi di Dedza. Questi presidi, edifici angusti e mal ridotti, sono veri e propri ospedali che offrono l’unica assistenza sanitaria su un territorio vastissimo a decine di migliaia di persone. Il personale, pochissimi medici, infermieri e suore, opera in modo davvero eroico con mezzi scarsissimi e materiale obsoleto. Tra le tante emergenze, colpisce il desolante vuoto negli scaffali delle farmacie, completamente prive di farmaci, necessari per far fronte alle crescenti necessità. Fatevi portavoci presso i vostri medici curanti , chiedete se possono donare campioni con scadenza almeno 2010 , così da salvare tante persone , bambini  che spesso muoiono per malattie banali  denutrizione , anemia.

I farmaci utili: antibiotici e sulfamidici in compresse o fiale, broncodilatatori specie in spray ,  tutti i tipi di integratori alimentari, compreso ferro e folati , tutti i tipi di pomate per traumi ed ustioni.

E’ possibile sostenere lo sforzo dell’associazione acquistando il calendario del 2010, il cui ricavato sarà interamente devoluto per sostenere il progetto, o ritirando un salvadanaio da restituire in data da stabilire. Calendari e salvadanai possono essere ritirati nella chiesa di s. Quirico in Bolano o nella sede dell’associazione in via don Francesco Ardovino (nell’oratorio s. Filippo Neri).

 Per ulteriori informazioni chiamare il 3477575585.

Fate un appello un piccolo impegno può fare grandi cose , abitanti della Valle dell’Irno, siamo in tanti, offriamo quello che possiamo rinunciamo  a una pizza,  a qualche piccola cosa, quante cose  per noi sono un di più e l’assurdo che si va persino dal dietologo per cercare di dimagrire, abbiamo malattie dovute alla troppa alimentazione e di contro ci sono tanti esseri umani che soffrono e muoiono a causa della mancanza di cibo, non hanno niente, o poco niente per nutrirsi. Siamo abituati  a vivere troppo bene, non ci manca niente. Ci affanniamo a seguire la dieta , la moda,  molto spesso compriamo cose inutili, le nostre case  sono piene di cose di cui potremmo farne a meno, quanto spreco di cibo sulle nostre tavole.       

Non è possibile continuare ad accettare opulenza e spreco come dice il Papa quando, il dramma della fame assume dimensioni sempre maggiori.

Milioni di uomini del Terzo Mondo potrebbero essere felici se avessero tutto quello che noi scartiamo e rifiutiamo.

Ogni bambino è una persona umana e ha il diritto di crescere e svilupparsi normalmente.

L’ evangelizzazione  è un impegno ecclesiale, cioè di tutti, tutti siamo missionari. Cominciamo subito a fare qualcosa , non fermiamoci alle sole parole. Le profonde esigenze  dei piccoli, deboli, e indifesi, devono essere raggiunte: in primo luogo il diritto alla vita,  alla verità  e all’ amore.

Come possiamo rimanere indifferenti ! Continuare per la nostra strada facendo finta di nulla .

Questi bambini sono un po’ i nostri figli , i nostri nipoti , i nostri fratellini, come possiamo ignorarli?

Facciamo un bel tam tam, proprio come fanno gli africani, loro condividono  il loro niente,  noi, mettiamo in condivisione almeno  il nostro superfluo, è in gioco la vita di tanti esseri umani, liberiamoci dal nostro egoismo tutti , grandi e piccoli, cristiani e non cristiani .

Facciamoci portavoci , nelle scuole , nei condomini , negli uffici , nelle parrocchie, ovunque, anche piccole offerte sono preziose,  se lo vogliamo, possiamo cambiare il mondo, (come sosteneva la Grande Santa Madre Teresa di Calcutta) cominciamo a sostenere questo progetto,  adoperiamoci alla salvezza di queste giovanissime vite. Dobbiamo solo dare la nostra disponibilità, lo Spirito Santo farà il resto , faremo cose di cui noi stessi per primi ci meraviglieremo.

 

 

 

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