Il ragazzo, giunto al nosocomio lo scorso lunedì per febbre altissima, ha destato fin dall'inizio i sintomi da infezione meningococcica, confermate poi dai risultati dei markers specifici. Il direttore sanitario della struttura ospedaliera, confermando il caso di meningite, rassicura sulla possibilità di ulteriori contagi. Il focolaio della possibile trasmissione è stato isolato e le persone che sono state in contatto diretto stanno seguendo la profilassi antibiotica specifica. C'è da stare in allerta, ma è da evitare assolutamente la psicosi da contagio con vaccinazioni di massa, frutto spesso di scarsa informazione sulla malattia. La meningite è un'infezione che "con una certa periodicità " si ripresenta.
Alcune persone sono portatrici del batterio, che spesso si manifesta come infezione soprattutto nel periodo invernale, confondendolo con la febbre. Con una pronta diagnosi e una preordinata terapia, dalla malattia si guarisce e non è assolutamente letale, anche se i bambini possono essere i più esposti per le difese immunitarie certamente più deboli rispetto agli adulti. Quindi attuando una buona strategia preventiva, riducendo al minimo le occasioni di contagio (spesso luoghi affollati e chiusi), migliorando il livello di difesa immunitaria con un'alimentazione adeguata (vitamine-minerali) non si corrono gravi rischi. Intanto arrivano notizie confortanti sullo stato di salute dello studente ricoverato e venerdì sarà riaperto il liceo. Gli incontri scuola-famiglia del liceo di via Viviano, come le ore di lezioni saltate saranno recuperati dopo le festività natalizie.