Il luogo dove presto servizio si chiama Kijiji cha Tumaini, in lingua Swahili significa "Villaggio della Speranza", è situato a sud - ovest del paese, diocesi di Njombe nella regione di Iringa.
Nasce dal concreto impegno di Don Tarciso Moreschi missionario e Fasta Pina maestra di asilo in pensione, che hanno deciso di dedicare la propria vita ai bisognosi di queste zone. L'idea è stata accogliere i tanti bambini soli, spesso orfani di entrambi i genitori morti di aids, dare un'istruzione, una casa e donargli una vita dignitosa.
In questo momento il centro ospita 94 bambini da pochi mesi a 15 anni, dieci di questi sono sieropositivi, vengono seguiti e puntualmente accompagnati all'ospedale per i controlli.
La struttura si compone di otto casette in muratura abitate da dieci o più bimbi assistiti da un paio di ragazze che vengono chiamate mami. C'è poi la casa delle suore dell'ordine di San Vincenzo, alle quali è stata affidata la gestione della struttura, un salone di ricreazione, un piccolo dispensario e l‘asilo che accoglie anche bambini dei villaggi limitrofi.
La nostra presenza qui, tutti i progetti , il lavoro e gli sforzi concorrono all'obiettivo primario di rendere la struttura auto sostenibile, cioè capace di procedere in futuro con le proprie forze senza l'apporto economico esterno.
Attualmente alle ingenti spese di gestione fa fronte l'assiduo impegno di Fausta sostenuta da donazioni di amici e persone che in lei confidano.
Le attività che proponiamo sono supporto e ripetizioni scolastiche, progetti ludico - didattici con i bambini dell'asilo, laboratori di informatica, inglese, arte ed espressività , gestione della struttura, lavori manuali nei campi.
Una giornata tipo al villaggio inizia molto presto, il sole è energia e luce.
I bimbi partono prima delle sei e camminano circa 40 minuti per raggiungere la scuola, qualche volta li ho accompagnati, altrimenti inizio la giornata nella casa dei piccolissimi, coloro che hanno meno di un anno.
Si aiutano le ragazze che li accudiscono a cambiarli, dargli da mangiare e giocare un po' insieme, sono divertentissimi e schizzano da una parte all'altra, bellissimi davvero, ognuno particolare a modo suo.
Dalle 9 fino alle 12 seguiamo l'asilo portando avanti un programma variegato, insegniamo l'alfabeto, colori e disegni, matematica con il sistema degli insiemi alla lavagna, canzoni e animali, cerchiamo di fare il tutto in maniera allegra e giocosa per rendere più facile l'apprendimento.
Per alcuni bimbi è stato organizzato un corso di pre - grafia, semplici esercizi per insegnargli a scrivere.
Alla fine della mattinata tutti insieme cantano l‘inno nazionale e poi si accompagnano ad attraversare la strada principale coloro che abitano in un villaggio vicino.
Il pomeriggio è dedicato alle ripetizioni scolastiche per l‘elementari ed attività ricreative,la sera laboratori di Inglese, informatica, arte ed espressività .
Lo scopo principale, al di là delle competenze che possono acquisire e dell'arricchimento culturale, sono gli input per aver fiducia nelle proprie capacità . Stimolarli e stuzzicargli la fantasia, la scuola è molto sterile e carente sotto questo punto di vista, ripetono le cose sistematicamente in maniera a volte mnemonica e le classi arrivano a contenere anche 50 alunni che sicuramente non hanno alcuna possibilità d‘espressione,
Curiamo una piccola biblioteca per invogliarli alla lettura, aggiorniamo le schede che raccontano le loro vite corredate di foto ed il Sabato si vede tutti insieme un film.
La domenica in chiesa assistiamo alla funzione che prevede canti e balli molto folkloristici. Il pomeriggio si gioca, qui non manca certo lo spazio, intorno al villaggio immensi campi coltivati e praterie, i bimbi più grandi hanno fatto degli aquiloni artigianali semplicemente con plastica e asticelle di legno, si fa di necessità virtù, sono stupendi e volano una meraviglia.
Considerando che studiano tutta la settimana e fanno tanti lavori per gestire al meglio la struttura questo è il momento per loro di rilassarsi e non pensare ad altro. Nella cultura tanzaniana i bambini hanno un ruolo attivo e partecipe nell‘opera quotidiana,
nei campi e in tutto ciò che possa servire ad "andare avanti".
Per il sopracitato obiettivo primario di auto sostenibilità , sono stati pensati alcuni progetti: riforestazione, microcredito e laboratorio artigianale di batik.
La riforestazione , attualmente in corso , prevede la creazione di un frutteto ed un implemento degli alberi da legna nei terreni di proprietà delle suore. Gli alberi da frutta contribuirebbero ad una dieta più ricca di vitamine per gli ospiti del centro, si cercherà di avere quante più varietà possibili in modo che le maturazioni abbiano scadenza diversa ed in ogni periodo dell' anno ci potrà essere qualche frutto disponibile. Oltre il sostentamento si vorrebbe vendere l'esubero al mercato in modo tale da avere anche un tornaconto in denaro.
La legna da ardere è estremamente importante, tutte le cucine hanno la stufa, quindi è vitale per loro avere sempre disponibilità di materia prima da bruciare. Sono stati piantati 2100 alberi , fortunatamente le piogge ci hanno dato una mano ad aumentare la possibilità di sopravvivenza delle piante
Sono previste delle sessioni di sensibilizzazione ambientale e d'educazione alimentare, le attività di formazione specifica sulla riforestazione saranno gestite da noi volontari, un assistente sociale e dal partner ACRA , una Ong che opera sul territorio e fornirà personale specializzato.
In collaborazione con la Sicomoro, un'associazione di Monza, ho sposato un progetto di microcredito che ho intitolato "Microcredito per macrosperanze", questo sistema a parer mio è molto interessante ed efficiente. Consiste nel sovvenzionare, tramite piccoli prestiti che verranno restituiti a rate senza alcun interesse, l'acquisto di materiale utile all'avviamento di un'attività economica che possa essere fonte di sostentamento per l'intera famiglia;
Oltre a fornire un supporto economico e finanziario ai piccoli produttori permette di responsabilizzare gli stessi rispetto all'uso del finanziamento e favorisce la possibilità di uscire da una logica assistenzialista, il concetto base è quello di favorire un'ottica di piccolo risparmio.
L'idea nasce per sostenere principalmente donne malate di aids che faticano a mantenere i propri figli e non hanno possibilità di accedere alle cure o hanno enormi difficoltà , dare loro un'opportunità di migliorare la proprie condizioni di vita.
È previsto l'inserimento futuro di tre ragazze autoctone che verranno formate per tenere la contabilità , faranno delle lezioni di Inglese ed utilizzo del computer.
Non credo che una immediata e radicale soluzione dei problemi sia cosa semplice,non ho alcuna pretesa di ritenermi indispensabile a nulla e nessuno, però ho fiducia nello scambio umano, condividere e confrontarsi è importante.
Spesso ho sentito affermare che l'Africa cambia le persone, personalmente credo che serva un piccolo sforzo per abbandonarsi a ciò che questa magnifica terra ha da offrire. Aprirsi per assorbire la vera essenza di un contesto che sa regalarti e colmarti l'anima di emozioni indescrivibili
La scelta di fare questa esperienza offre la stupenda possibilità di trovare nuovi stimoli, impegnarmi realmente e concretamente in qualcosa che non sia inutile come spesso accade nel quotidiano. La società in cui viviamo, penso, ci impone dei ritmi serrati e severi che abbrutiscono e rendono sterili le nostre capacità di percepire.
I compromessi che si accettano tal volta sono duri e vanno contro ogni logica e morale, i canoni da seguire sono il raggiungimento di una posizione, l'agiatezza economica, il prototipo è quello del produrre tanto per sprecare sempre di più, si identifica l'uomo in base a ciò che possiede e non il suo essere intimo che vive emozioni.
Ho avuto la opportunità di pensare, meditare sui miei enormi limiti, condurre una quotidianità più "sostenibile" ricca di emozioni e riflessioni ....
Colui che non ha niente è davvero povero? certo non ha soldi,né acqua né cibo o beni di alcun tipo, ma spesso colui che non ha niente è proprio colui che riesce a dare di più, colui che ha una ricchezza interiore immensa, che nonostante vive di stenti ha pronto un sorriso per il prossimo, apprezza e onora una delle più grandi ricchezze ... la vita!
Saziare le nostre esigenze è importante, il superfluo è deleterio.
Vorrei acquisire una coscienza critica, scavare nei miei pensieri e nel mio cuore per scrollarmi di dosso il caos e il rumore che mi accompagnano, liberarmi dagli schemi, combattere e distruggere questi maledetti demoni che annebbiano il cervello e stordiscono i sensi.
Fare le scelte che realmente desidero con consapevolezza, prendere per mano la vita è il grande sogno .... ricercare l ‘autentico.
Penso che difficilmente si può trovare qualcosa più autentico e sincero del sorriso di un bambino!
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