Con lo scopo di fare del premio un momento di riflessione culturale ed educativa su temi di grande rilevanza sociale, quali possono essere l'attenzione agli altri, il volontariato, il disagio giovanile, il rispetto delle diversità, l'Associazione, intitolata al missionario di Lancusi, ha infatti preso i contatti con diverse associazioni e case-famiglia del nostro territorio per attuare degli incontri formativi con i ragazzi e nello stesso tempo fornire input per la realizzazione degli elaborati del concorso.
Matteo Marzano, rivolgendosi stamane ai ragazzi di III media di Fisciano e Calvanico, si è soffermato su quello che è all'origine delle tossicodipendenze, e cioè il disagio.
Il disagio che vivono oggi i giovani, i quali non trovano persone che li ascoltano.
"Siete come palline di ping pong, ha detto il responsabile de "L'Abbraccio", sballottati tra mamma e papà che non sanno ascoltarvi e prendere decisioni ferme, e spesso per questo cadete da quel tavolo". Li ha poi sollecitati "Quanti di voi non hanno il coraggio di guardare negli occhi un genitore e dirgli "ti voglio bene?". Ed alle poche mani che si sono sollevate ha spiegato che in realtà è una percentuale molto alta, quella di chi non riesce a pronunciare questa frase.
Ha quindi sottolineato l'importanza dell'ascolto anche tra ragazzi, dello stare bene con se stessi, del non cercare di imitare quei modelli imposti oggi dai media, da programmi televisivi deleteri per la loro formazione, la cui visione non è impedita dai genitori, dove conta a tutti i costi arrivare, essere perfetti, raggiungere il successo.
Il disagio che queste situazioni creano nei ragazzi porta inevitabilmente a problemi di tossicodipendenze, da cui non si esce senza un aiuto specifico.
Marzano ha concluso il suo intervento invitando i ragazzi a fare visita alla sede de"L'Abbraccio", posizionata di fronte all'Ospedale San Leonardo, dove è attivo un centro di ascolto, un servizio di consulenza per i problemi legati alla tossicodipendenza e dove vengono effettuati colloqui individuali per definire la motivazione al cambiamento della persona in disagio.
Inoltre ha spiegato che a giugno, quando le scuole sono chiuse partono dei programmi di disintossicazione dei ragazzi dal telefonino, dal computer e dai videogiochi, tecnologie di cui spesso si rimane schiavi.
I ragazzi hanno seguito l'intervento con l'interesse connaturato alla loro età, tra commenti scherzosi quando si toccavano i loro programmi televisivi favoriti e il silenzio nei passaggi più seri e significativi.
Grazie anche alla disponibilità dei dirigenti scolastici che hanno dato l'autorizzazione per gli incontri, ritenendoli estremamente educativi, l'Associazione De Caro ha predisposto un calendario, che oltre all'incontro di stamattina, vede impegnati domani nell'Istituto Comprensivo di Lancusi, Vanessa Gioia ed Andreina Bernabò, responsabili, la prima di un progetto di gemellaggio nel Bukina Faso e la seconda della Casa-famiglia "Prato Verde" che si occupa di minori.
Sempre domani nella Scuola Secondaria di I grado di Piazza del Galdo sarà presente l'Associazione "La Crisalide", la stessa che incontrerà la settimana prossima anche i ragazzi della "Tommaso D'Aquino" di Mercato San Severino.