Lunedì 12 aprile 2010, alle ore 21,00, presso la sede di Casa della poesia di via Convento 21/a, Baronissi (Salerno), proseguono le "visioni d'autore" con Ray (2004) di Taylor Hackford.
di Oriana Maerini
La pellicola ripercorre la vita di Ray Charles come una storia di alti e bassi personali sullo sfondo di una lunga carriera musicale costellata di successi.
Ci presenta le varie vicende personali come la sofferenza, la cecità, la schiavitù della droga intrecciate con la sua genialità artistica. Come nella sua musica una miriade di stili diversi – jazz, rhythm & blues, rock and roll, gospel, country & western si sono fusi in un’unica arte, così nella sua vita un insieme di esperienze lo ha portato alla maturazione finale.
Non era facile portare sullo schermo la storia inedita e drammatica della vita di una leggenda della musica americana. Ma, dopo quindici anni di lavoro, portato avanti insieme dal regista Taylor Hackford (L’avvocato del diavolo, L’ultima eclissi, Ufficiale e gentiluomo) – e dall’attore Jamie Foxx, il risultato è esaltante.
Ne è uscito un ritratto senza ombre di un artista che è riuscito a trasformare il buio in cui viveva in una luce abbagliante. Non è retorico dire che la storia di Ray è la storia del sogno americano, dell’uomo che diventa artefice del proprio destino. Quella di un povero bambino cieco, nato nel Sud razzista, che ha saputo abbattere barriere sociali e artistiche e ha cambiato la storia della musica.