
Ricigliano. Mancano ancora 4 mesi alla partenza del campionato di Seconda Categoria, così in casa Ricigliano c'è ancora tempo e spazio per lasciarsi andare alla gioia per una promozione che ha il sapore d'impresa, dopo aver perso 5 delle prime 9 partite. La soddisfazione è davvero tanta per il traguardo ottenuto dalla squadra della cittadina salernitana al confine con la Basilicata, come si evince dalle parole del presidente Nunzio Pacelli: "Siamo orgogliosi di aver riportato il piacere di giocare a calcio nel nostro paese, ancora di più alla luce del sorprende traguardo raggiunto poco più di un mese fa, specie dopo l'inizio complicato delle prime giornate. Ma la nostra è una squadra fatta di ragazzi e uomini che non si arrendono alle prime avversità, desiderosi di stupire, guidata da un allenatore (Pintozzi) esordiente ma preparato e soprattutto in grado di far breccia nelle dinamiche del gruppo e di spogliatoio, e penso che questo mix sia stato il segreto del risultato conseguito. Il punto di svolta è fin troppo facile da indicare: la vittoria in casa dell'imbattuto Atletico Montesano alla seconda di ritorno ci ha dato un'estrema fiducia e convinzione di poter vincere ogni partita a prescindere dal valore dell'avversario, e i risultati si sono visti sul campo". Circa la prossima stagione, il presidente si dice fiducioso di poter ambire a un campionato di medio-alta classifica, perché "pur essendo vero che le squadre saranno più attrezzate, siamo comunque in categorie dove lo spirito e la voglia mista a una buona organizzazione tattica possono prevalere sul talento, per questo miriamo a confermare quasi in toto la rosa con pochi accorgimenti così da non vivere situazioni di emergenza a livello propriamente numerico come capitato ad inizio anno". Circa i protagonisti più centrali della splendida stagione conclusasi con l'incredibile successo per 5-4 nella finale playoff sul Real San Gregorio, in un derby dalla carica emozionale impareggiabile sia in campo che sugli spalti, il patron Pacelli, coadiuvato da Donato Catino e Cristoforo Galante, è chiaro: "Tutti hanno dato il proprio contributo, perché in certe cavalcate bastano pochi elementi fuori dal coro per rendere i successi una chimera; ma se proprio sono tenuto a fare un nome, oltre al mister, penso che una nota di merito se la sia guadagnata la punta Serritella con la storica cinquina in finale". La prossima stagione magari non sarà foriera degli stessi successi, ma per Ricigliano è il momento di continuare a godersi la festa, per una passione che sembrava spenta tra la cenere che invece il vento di questa avvincente stagione ha saputo spazzare via.
I PROTAGONISTI: Antonio Carleo, Rocco D'Ambrosio, Ademir Freda, Gabriel Freda, Vito Gorga, Mario Iacullo, Mariano Immobile, Luca Indelli, Roberto Iuzzolino, Alex Lepore, Giuseppe Mitria, Davide Parrilli, Donato Parrilli, Joseph Parrilli, Carmine Pascente, Domenico Quinci, Cristoforo Saracco, Carmine Salvatore, Leandro Saracco, Vitantonio Saracco, Pietro Serritella, Gerardo Serritella, Roberto Serritella, Antonio Zarrillo.