
Salerno. "Sciogliere il Consiglio provinciale di Salerno subito! Senza più un attimo di indugio. Scioglierlo per tranciare di netto la possibile presenza dell'Antistato al suo interno, ovvero di infiltrazioni camorristiche", è la dura richiesta del M5S. L'intera delegazione Campana dei parlamentari del Movimento 5 Stelle ha presentato, primo firmatario il salernitano Angelo Tofalo, un'interrogazione al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Ministro degli Interni Angelino Alfano, al Prefetto di Salerno Pantalone e, per conoscenza, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nell'interrogazione si chiede "di adottare le opportune iniziative al fine di richiedere lo scioglimento ad horas del consiglio provinciale di Salerno", dove esiste uno stretto legame, in merito alle indagini che sono ancora in corso, tra gli incarichi assegnati ai Dirigenti, l'ex presidente Edmondo Cirielli e la Giunta. Proprio Cirielli, in qualità di presidente della Provincia di Salerno all'epoca dei fatti, e parlamentare alla Camera dei Deputati, è stato raggiunto da un avviso di garanzia per l'accusa di corruzione aggravata da scambio di voto politico mafioso in concorso ed unione di Giuseppe Fabbricatore, appartenente ad organizzazioni criminali di stampo camorristico facenti capo ai massimi esponenti della Nuova Famiglia. "Ulteriori indagini - secondo la missiva - andrebbero avviate su tutti gli altri vincitori dei concorsi pubblici espletati dalla Provincia di Salerno per acclarare eventuali segnalazioni o rapporti di parentela con appartenenti alle organizzazioni criminali". "L'attuale presidente facente funzioni Antonio Iannone, nominato e non eletto, e la Giunta in carica, sono diretta emanazione dell'ex presidente Cirielli". Pertanto, secondo i grillini, sussistono tutte le condizioni per un allontanamento di detti amministratori e dirigenti nominati al fine della reale tutela dell'istituzione "Provincia di Salerno". E soprattutto perché c'è un evidente pericolo di intralcio e di possibile inquinamento delle indagini in corso. "Il Decreto Legislativo n. 39 dell'8 aprile 2013 sull'incompatibilità - prosegue la missiva - ha creato nel contesto istituzionale salernitano una serie di abusivi alle cariche pubbliche. Nel contesto salernitano è stata fin'ora prassi consolidata assistere ad occupazioni istituzionali (soprattutto in ambito provinciale) con doppi o tripli incarichi. Con la pubblicazione del DLgs 39/2013, gli occupanti avrebbero dovuto decidere in non più di 15 giorni quale delle due posizioni abbandonare: chiunque non l'abbia fatto è a norma di legge un abusivo".